In uno dei momenti economicamente più drammatici dal dopoguerra a oggi, Civitavecchia potrebbe trovarsi di fronte al classico colpo di fortuna. Un colpo di fortuna che poi, peraltro, non sarebbe neanche tale, perché comunque influenzato e, soprattutto, favorito dalla ormai imminente istituzione della zona logistica semplificata, possibile a fronte dell’esistenza del porto e di un’Autorità Portuale.
A quanto pare, la Regione sta ultimando il lunghissimo iter che ha caratterizzato la definizione della ZLS e per la quale Molo Vespucci ha lavorato nel corso del 2019 e del 2020 e sarebbe praticamente pronta ad inviare la documentazione necessaria alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Sarà quindi il Presidente del Consiglio, con apposito decreto, a istituire la zona logistica semplificata di Civitavecchia, ovvero un’area nella quale le imprese disposte ad investire potranno godere di semplificazioni amministrative, incentivi economici e sgravi fiscali. Ebbene, a quanto pare, un vero e proprio gigante dell’e-commerce avrebbe già manifestato il suo interessamento a sbarcare a Civitavecchia potendo godere, come detto, di tutte le agevolazioni previste dalla ZLS. L’attenzione del colosso finanziario si sarebbe in particolare concentrata su alcune aree del cosiddetto retro porto, dove potrebbero sorgere insediamenti, intesi come enormi magazzini di stoccaggio e deposito, in grado di assicurare una ricaduta occupazionale di notevoli dimensioni. Ma, a quanto pare, ci sarebbe un problema, ovvero che quelle aree, come peraltro gran parte di quelle che si trovano a monte dello scalo marittimo, non sarebbero urbanisticamente conformi perché i relativi piani sarebbero scaduti e andrebbero rinnovati. Sarebbe davvero paradossale se, a fronte della possibilità di avere un positivo elettroshock economico-occupazionale, la città perdesse l’ennesimo treno a fronte della sua impreparazione.