L’intesa siglata lo scorso 11 dicembre tra il sindaco Cozzolino e l’Enel, che ha portato “cash” nelle casse di Palazzo del Pincio la cifra di sette milioni di euro utilizzata in gran parte per pagare stipendi e tredicesima mensilità dei lavoratori delle partecipate, potrebbe diventare carta straccia. L’amministratore delegato di Enel Produzione, l’ingegner Giuseppe Molina, ha infatti scritto al sindaco Cozzolino sottolineando che, qualora l’accordo non venisse ratificato dal consiglio comunale, lo stesso potrebbe considerarsi di fatto nullo.
Una indicazione, quella dell’azienda energetica che, a quanto pare, sia stata motivata da una serie di interpretazioni fornite da autorevoli amministrativisti. Come si ricorderà, all’indomani dell’accordo, approvato dalla giunta il 17 dicembre, il sindaco Cozzolino e la maggioranza a Cinque Stelle avevano escluso un ulteriore passaggio in consiglio comunale. Una scelta, quella di non portare in consiglio l’importante accordo, che aveva suscitato non poche perplessità e non solo in sede strettamente politica. Le minoranze avevano infatti attaccato la coalizione pentastellata accusandola di non voler confrontarsi in aula per timore di ricevere critiche circa il suo atteggiamento contraddittorio nei confronti dell’Enel, mentre da altre parti si era evidenziato invece come fosse comunque illegittimo che l’intesa, prevedendo comunque impegni di spesa per il Comune, non venisse ratificata dalla massima assemblea cittadina. Adesso arriva la lettera dell’amministratore delegato di Enel Produzione a chiarire definitivamente la vicenda. L’atto dovrà necessariamente essere discusso e approvato in consiglio comunale. A meno che, ma la cosa appare francamente inverosimile, la maggioranza a Cinque Stelle non voglia restituire i sette milioni ricevuti in anticipo da Enel e rinunciare agli altri circa cinque milioni di Enel annui che l’azienda energetica si è impegnata a versare nelle more dell’accordo.