“Un atto che mette ordine nella riscossione dei tributi a Ladispoli e permetterà al comune di risparmiare quasi cinquecentomila euro rispetto al passato”. Con queste parole l’assessore al bilancio, Claudio Aronica, ha sintetizzato le motivazioni della delibera con cui il Consiglio comunale ha revocato il progetto di creazione di una società mista tra pubblico e privato per la riscossione delle imposte comunali.
Progetto che la precedente amministrazione aveva formalizzato con una delibera di indirizzo in Consiglio comunale nel mese di maggio 2016 che poi era rimasta solo un idea fino al mese di giugno di quest’anno.
“Abbiamo verificato – spiega l’assessore Aronica – che la determina predisposta in fretta e furia nel periodo intercorso tra il primo turno e il ballottaggio delle recenti elezioni, non solo era mancante del servizio di riscossione coattiva dei tributi, oltre a varie criticità in ordine agli aggi previsti e i punteggi di valutazione, ma addirittura non era mai stata inviata alla Centrale Unica di Committenza di Santa Marinella. Il bando, insomma, ufficialmente non esisteva e il comune rischiava di veder cadere in prescrizione atti per un valore considerevole non essendoci più alcun soggetto titolato alla riscossione coattiva dei ruoli. Essendo ormai scaduti da oltre un mese i più importanti contratti di servizio del settore entrate al momento del nostro insediamento, abbiamo deciso di provvedere a reinternalizzare le competenze potenziando l’ufficio delle entrate del comune e provvedendo nell’immediato alla formazione di almeno due unità da ricollocare all’interno di un servizio tra i più nevralgici per qualsiasi amministrazione cosciente delle difficoltà di bilancio.
Affidando invece all’Agenzia delle Entrate e Riscossioni esclusivamente il recupero delle imposte e tasse evase, riconosceremo esclusivamente un aggio del 9,6% su quanto incassato, che è più del 10% in meno di quanto veniva riconosciuto alla precedente società che gestiva tale servizio. Il risparmio, anche ad invarianza del gettito, sarà quindi evidente. Complessivamente per la gestione del servizio entrate nel 2016 le scelte di chi ci ha preceduto sono costate alle casse comunali circa 1 milione e 150 mila euro. Vorrei infine tranquillizzare i cittadini che, pur passando la riscossione coattiva alla Agenzia delle Entrate Riscossione alla quale abbiamo provveduto a richiedere l’apertura per almeno un giorno a settimana di uno sportello, i ruoli continueranno ad essere emessi dal comune di Ladispoli quindi eventuali chiarimenti sarà possibile chiederli ai nostri dipendenti”.