“Abbiamo fatto un grande lavoro che ha evitato aumenti per gli utenti e in qualche caso ha permesso anche dei risparmi: proprio perché abbiamo cercato di tutelare famiglie, commercianti e artigiani”. Con queste parole il delegato al bilancio e tributi Giovanni Crimaldi è intervenuto sull’approvazione della Tares da parte del Consiglio comunale.
“I cittadini possono tirare un sospiro di sollievo – ha proseguito Crimaldi – la Tares non porterà a Ladispoli quegli aumenti notevoli di cui la stampa nazionale ha parlato negli ultimi mesi e che sono stati attuati da altri Comuni italiani. Tutte le Amministrazioni locali si sono dovute confrontare con il passaggio dalla Tarsu (tariffa rifiuti solidi urbani) alla Tares (tariffa rifiuti e servizi): non solo un problema di sigle, ma una vera e propria rivoluzione metodologica nel sistema di tassazione per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Più in particolare la Tares è un nuovo tributo comunale sui rifiuti e sui servizi introdotto dal governo Monti con decreto legge n.201/2011 art.14 (decreto Salva Italia) e modificato dall’art.1, comma 387 dalla legge di stabilità per il 2013, n.228/2012. Il tributo è calcolato in conformità a tariffa riferita all’anno solare, commisurata alle quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie, in relazione agli usi e alla tipologia di attività svolte. La finalità della Tares prevista dal legislatore nazionale è quella di dare proporzionalità ai costi correlati alla produzione di spazzatura. In sintesi: paga di più chi produce di più. Anche il nostro Comune si è dovuto adeguare alla normativa nazionale applicando scrupolosamente i parametri stabiliti: sul Comune di Ladispoli la Tares inciderà dell’88% a carico delle utenze domestiche e del 12% a carico delle non domestiche”.
“Per le utenze domestiche – ha continuato Crimaldi – l’importo è determinato dai metri quadrati di abitazione e soprattutto dal numeroso dei componenti del nucleo familiare. Per le utenze non domestiche l’importo è determinato tenendo conto dei metri quadrati di pertinenza e da un coefficiente potenziale di produzione dei rifiuti stabilito dallo Stato e dai codici classificati dall’Istat che determinano le categorie di appartenenza con le relative tariffe a esse collegate. Queste ultime sono più onerose per ortofrutta, pescherie, fiori e piante, pizza a taglio, bar, pasticcerie. L’Amministrazione Comunale ha deciso di applicare i coefficienti minimi e non i massimi previsti per ogni categoria commerciale (sono 30 le categorie) e per le utenze domestiche al fine di andare incontro il più possibile ai disagi dei contribuenti. Il documento finale, prodotto dal gruppo di lavoro formato dal personale dell’ufficio tributi e dell’ufficio ragioneria, evidenzia una situazione di equilibrio ed equità delle tariffe applicate. In sintesi, l’importo finale che i cittadini dovranno pagare è il totale calcolato da due parametri, uno fisso e uno variabile. Quello fisso è calcolato sui metri quadrati di abitazione, quello variabile sui componenti del nucleo famigliare. Prima di giungere alla formulazione delle tariffe definitive sono state eseguite decine di simulazione al fine di trovare una soluzione consona alla maggioranza delle utenze domestiche (a Ladispoli vi sono 23621 nuclei famigliari così distribuiti: 24% con 1 componente; 15,50% con 2; 45% con 3; 11,50% con 4; 3% con 5; 1% con 6 o più). Ottenere un buon risultato finale non è stato facile, ma alla fine la meta è stata raggiunta, riuscire nell’impresa di non aumentare gli importi in rapporto alla Tarsu del 2012, anzi per circa il 40% di famiglie ci sarà una diminuzione. L’Amministrazione Comunale è soddisfatta di aver raggiunto un obiettivo importantissimo a livello sociale. Un altro dato da rilevare è che il Consiglio Comunale ha votato due delibere che saranno le pietre miliari del servizio igiene e ambiente, riguardano il regolamento e il piano finanziario della TARES. I cittadini potranno seguire giorno per giorno l’andamento dell’efficienza del servizio spazzamento e raccolta del loro quartiere e segnalare tramite un numero verde del Comune gli eventuali disservizi. Troveranno nelle delibere in parola tutti i loro diritti. Il progetto igiene ed ambiente però non è concluso perché adesso bisogna mettere in cantiere l’aumento della raccolta differenziata che dovrà comportare un’ altra diminuzione delle tariffe a carico del contribuente”.
A breve, il delegato Crimaldi (Presidente della Commissione Comunale Igiene ed Ambiente) svolgerà una relazione sul progetto di installazione di un “Digestore anaerobico di bassa potenza” che permetterà di utilizzare la frazione di umido e del verde prodotto solo dai cittadini di Ladispoli con un risparmio considerevole dei costi di discarica e di trasporto.
“I rifiuti – ha concluso Crimaldi – devono diventare una risorsa per il Comune e non una remissione economica”.