“Il problema che viviamo quotidianamente con Trenitalia e anche con il servizio di trasporto pubblico della Capitale noi ragazzi pendolari di Ladispoli (e probabilmente non solo) è un problema che, sebbene giovani, viviamo da anni”.
“La popolazione di Ladispoli, e con essa quella giovanile, col passare degli anni è praticamente raddoppiata (parliamo di oltre 40.000 abitanti, di cui oltre il 20% nella fascia giovanile) e i servizi offerti nell’ambito del trasporto pubblico non sono, da tempo, più sufficienti a gestire una flotta di pendolari stimata in oltre 8.000 unità, di cui la stragrande maggioranza vive le sue giornate nella Capitale.
Di fronte, poi, all’aumento dei prezzi per il servizio, abbiamo pensato di non poterci esimere dal prendere pubblicamente posizione nei confronti di una situazione insostenibile, a tratti vergognosa, sicuramente poco adatta a un paese che ama definirsi civile.
Corse sovraffollate, perennemente in ritardo, poche carrozze sui convogli disponibili (spesso con porte fuori uso) e condizioni igieniche che eufemisticamente definiamo non ottimali sono gli ingredienti che compongono la quotidiana ricetta di una giornata da pendolare.
I numerosi turisti che sbarcano da Civitavecchia o che vi si dirigono contribuiscono in maniera importante a questo problema, rendendo la situazione ancor più drastica e insostenibile.
Segnaliamo inoltre che, alla stazione di Ladispoli, non è presente un ascensore al binario 2, che sarebbe invece molto utile per viaggiatori diversamente abili e anziani visto che è il binario dove si fermano i treni provenienti dalla Capitale.
Scriviamo agli organi di stampa, a Trenitalia, ad ATAC e all’Assessore alle Politiche della Mobilità e del Trasporto Pubblico Locale della Regione Lazio perché vogliamo unire la nostra voce a quelle dei numerosi collettivi e organizzazioni formali e informali che si stanno mobilitando nella nostra stessa direzione.
A prescindere dalla qualità del servizio (che in ogni caso non reputiamo né aumentata né tantomeno aumentata in maniera tale da giustificare un incremento del prezzo dei biglietti), pensiamo che in un momento del genere aumentare le tariffe del servizio pubblico (che notoriamente è l’opzione preferita dalle fasce più deboli della popolazione, oltre che quella più coscienziosa in ottica di minore inquinamento e salvaguardia dell’ambiente) non sia una scelta condivisibile.
Nell’epoca in cui l’utilizzo del trasporto pubblico dovrebbe essere incentivato una mossa del genere, unitamente alla scarsa qualità del servizio offerto, non va di certo nella giusta direzione.
È per questo che auspichiamo una marcia indietro sul tema del rincaro del costo del servizio pubblico di trasporto e una maggiore attenzione alle problematiche che riguardano la mobilità pubblica, soprattutto per noi giovani di Ladispoli e dei comuni limitrofi e per le fasce più deboli”.
Matteo Forte
Presidente del Consiglio Comunale dei Giovani