Dopo l’emozionante esperienza del “Jerusalem Link”, Ladispoli incontra nuovamente donne provenienti da terre lontane, con storie di impegno politico, solidarietà, storie di esili, di dolore e di carcere. Nasce così l’adesione al “Progetto Uruguay” delle “Donne in nero” da parte dell’amministrazione del sindaco Gino Ciogli, unitamente alla bottega “Il fiore per un commercio equo e solidale” e all’associazione “Focus, casa dei diritti sociali”. “Avremo l’opportunità – afferma l’assessore alle Politiche Sociali e vicesindaco, Rosaria Russi – di ascoltare le testimonianze di tre donne uruguayane, esiliate in Svezia, e conoscere da vicino la cultura femminile di questo paese, che fino all’anno scorso era sottoposto ad una dittatura militare e che oggi, grazie all’elezione di Tabarè Vasquez, oncologo di fama che si è sempre distinto per le cure gratuite dei poveri, spera in una vita più giusta”.
L’appuntamento è per venerdì 30 settembre alle ore 18 presso “Il Fiore per un commercio equo e solidale” in via delle Dalie 11. Nel corso dell’incontro sarà presentato il libro “Uruguay-Svezia A/R” e sarà possibile acquistare prodotti dell’artigianato uruguayano realizzati da donne, il cui ricavato servirà a finanziare alcune scuole dell’infanzia nelle zone depresse di Montevideo.