“Il candidato Agaro è vero che ha unito. Ma ha unito la città contro di lui dopo il mucchio selvaggio degli apparentamenti che hanno permesso agli elettori di comprendere cosa ci fosse realmente dietro la presunta maschera della moderazione e della pacatezza”. A parlare è il sindaco Crescenzo Paliotta che ha voluto annunciare come a pochi giorni dal ballottaggio la coalizione disomogenea del suo avversario stia andando in mille pezzi.
“Da domenica scorsa – prosegue Paliotta – siamo costantemente contattati da cittadini di Ladispoli che non ci hanno votato al primo turno ma che ora sono pronti a sostenere la coalizione che mi sostiene per evitare che il comune cada nelle mani di un’accozzaglia di personaggi e partiti che hanno storie, cultura e provenienze profondamente diverse. Perfino candidati dei vari partiti e movimenti del Centro destra stanno manifestando perplessità sugli accordi sottoscritti per il ballottaggio, intese di manifesta sete di potere. L’uscita ad esempio di candidati consiglieri dalle liste Grande Sud e Geco dopo l’apparentamento con Agaro ed Esigibili è il segnale che le ammucchiate di potere non ingannano più i cittadini. Un dissenso generalizzato che siamo fiduciosi si manifesterà nelle urne il 20 e 21 maggio perché Ladispoli ha bisogno di una amministrazione seria e non di una avventura spregiudicata. La parte sana, costruttiva e propositiva delle forze politiche e dei movimenti civici che vogliono lavorare per il bene della nostra città si sono coagulate attorno alla coalizione che mi sostiene, ringraziamo la lista Patto per Ladispoli della professoressa Concetta Palermo e Sinistra e libertà di Francesca Di Girolamo per aver accettato il nostro invito ad aumentare l’impegno e non consegnare la guida della città ad un candidato ed una coalizione raffazzonata che non sono riusciti nemmeno ad aver un programma amministrativo che li unisse. Il nostro appello è rivolto anche a tutti quegli esponenti del Centro destra, elettori e candidati, che non vogliono essere governati da un minestrone politico che vede insieme la Destra di Storace, Città nuove della Polverini che vorrebbe trasformare il litorale nella pattumiera di Roma e svendere la nostra acqua ai loro amici dell’Acea. Al ballottaggio si voterà non solo per avere una amministrazione omogenea e laboriosa, ma anche per salvare Ladispoli da un candidato che ha già dimostrato di avere due padroni: la logica del potere a tutti i costi e l’obbedienza totale alla Polverini ed Alemanno”.