“Come ogni peggior incubo, dobbiamo ritornare sul progetto della nuova provincia, Porta d’Italia, perché anche la città di Cerveteri ha espresso il suo voto favorevole. Dopo i voti espressi da Fiumicino, Santa Marinella, Ladispoli, ora sarà possibile proseguire l’iter per l’istituzione della provincia, nonostante nessun cittadino del Litorale Nord si sia espresso al riguardo”. Ad esprimere il suo dissenso è il Circolo Sinistra Italiana Litorale Nord “Mahsa Amini”.
“Nessun sindaco, nei mesi scorsi – spiegano da Si – ha inserito questo “paragrafo” nel suo programma elettorale, eppure viene rimarcato che, proprio perché eletti, sono in pieno potere di scegliere per tutti i cittadini.
L’idea presentata dell’ex candidato sindaco di Roma, Michetti, non eletto, sembra piuttosto un tentativo di rivalsa verso questa sconfitta, che un progetto fondato su studi scientifici e calcoli precisi.
Uscire dalla provincia di Roma e fare “tabula rasa”, – con tutte le difficoltà burocratiche e rallentamenti sui lavori che ne concernono – sembra un maldestro tentativo di azzerare tutto il lavoro svolto fin qui.
Le amministrazioni locali, che parlano di una nuova svolta per l’economia ed il turismo, dimenticano che troppo spesso queste tematiche sono abbandonate per agevolare altre situazioni, con affidamenti diretti o bandi inefficaci, se non inopportuni per la collettività.
Si parla di nuovi posti di lavoro, di sedi universitarie e ospedali, mentre i comuni favorevoli alla provincia, chiamati in causa, come prima cosa, si sono prodigati a presentare progetti per nuovi porti turistici.
Oltre a non avere contezza delle cifre reali relative a questa nuova provincia, dove neanche il numero di cittadini raggiunge la quota minima per la sua istituzione, sembra di intravedere nuove poltrone politiche piuttosto che opportunità per tutti.
Se questa scelta, a detta di alcuni non è politica – e lo vediamo bene -, ci preoccupa appunto la scelta personale di determinati personaggi, che troppo spesso determinano lo sviluppo del nostro territorio, in favore di voti, abbandonando ideali, e soprattutto il rispetto e l’onestà dovuta ai propri cittadini.
Noi proponiamo di fare conoscere a tutti i cittadini questo progetto, magari presentando dati reali e informazioni veritiere, e di lasciar scegliere democraticamente, attraverso lo strumento del referendum, se fare un salto nel buio o rimanere nella provincia di Roma”.