“Il 16 settembre 2022 in Iran Mahsa Amini di origine curda è stata dapprima massacrata e arrestata per pochi capelli che uscivano dal velo e l’epilogo é stata la sua morte. Con Mahsa Jini inizia in Iran una lotta non violenta che continua ancora oggi, una lotta che vede donne in primo piano, donne giovani e meno giovani, artiste, sportive sostenute dagli uomini che lottano insieme per la libertà, per i diritti civili negati dal regime reazionario degli ayatollah da circa 40 anni”. A dichiararlo è Sinistra Italiana di Ladispoli, che ricorda Mahsa Amini.
“Il grido “Donna, Vita, Libertà” è divenuto l’inno di questa lotta – spiegano da Si – verso un regime che da quel momento si è fortificato e divenuto sempre più repressivo. Oggi, ad un anno dalla morte di Mahsa é stato arrestato il padre della giovane, in questo lungo periodo gli é stato intimato di esporre immagini di Mahsa e di celebrarla. In tutto il mondo la lotta silenziosa ha trovato sostegno, anche noi lo abbiamo fatto fino a voler intitolare il nostro Circolo territoriale proprio a Mahsa Amini. Occorre continuare a sostenere la resistenza iraniana e studiare a fondo la problematica di un grande paese che prima dell’avvento del regime teocratico godeva di una vivacità culturale”.