Impianto di smaltimento inerti e verdi, il Consiglio comunale di Ladispoli conferma il parere non favorevole espresso dal sindaco Crescenzo Paliotta sia durante la Conferenza dei servizi che nell’incontro con i tecnici dell’Assessorato all’ambiente della Provincia di Roma.
“Il Consiglio comunale – ha detto il sindaco Paliotta – ha deliberato di intraprendere tutte le azioni necessarie per evitare l’ampliamento del progetto di smaltimento inerti e verdi presentato dalla Recin nella zona dei Monteroni. E’ stato inoltre deliberato di mettere in atto ogni azione possibile per permettere il trasferimento, entro otto mesi, dell’attuale attività esercitata dalla società in questione da via dei Monteroni in un altro sito che risulti idoneo”. Attualmente il progetto presentato dalla Recin è stato rinviato alla Conferenza Unificata Stato-Regioni con allegato il parere non favorevole del comune di Ladispoli. “Questo parere – ha concluso Paliotta – che pochi giorni fa è stato anche avvalorato dal Consiglio comunale è stato supportato dall’analisi della valenza sia agricola che ambientale del sito dei Monteroni. L’obiettivo è quello di mantenere inalterata una porzione di territorio comunale ad integrale vocazione agricola ed agrituristica, interessata da numerose attività agricole come la coltivazione di ortaggi, non dimentichiamo il nostro famoso carciofo romanesco Igp, e da aziende zootecniche per la produzione di latte ad alta qualità. Sempre in quella zona sono presenti diverse aziende agrituristiche ed importanti siti archeologici e culturali. Nelle immediate vicinanze ci sono, inoltre, numerose abitazioni alcune delle quali a meno di cento metri e, per concludere, la totale inadeguatezza della rete viaria a sostegno di un traffico veicolare pesante. L’Amministrazione comunale non vuole assolutamente variare la destinazione urbanistica dell’area e la programmazione comprensoriale che prevede nel breve la nascita di un impianto di compostaggio comprensoriale presso l’attuale discarica di Cupinoro. Ora, come già sottolineato, la pratica è passata dalla Provincia alla Conferenza Unificata Stato Regioni e sarà opportuno che tutti, Comune e Comitati spontanei , mantengano la stessa attenzione affinché in quella sede ci siano decisioni coerenti con la volontà del territorio”.