Due giornate a rischio: domenica 9 e lunedì 10 luglio. Poi un ritorno alla normalità e tranquillità assoluta delle ultime settimane. C’era attesa per come il cosiddetto anticiclone africano potesse influenzare la situazione dell’inquinamento ambientale a Civitavecchia. Le esperienze degli anni scorsi, quando in concomitanza con l’alta pressione e la conseguente stagnazione dell’aria erano vertiginosamente saliti i valori dei biossidi di azoto e del PM 10 o particolato, non lasciavano presagire nulla di buono.
Invece, andando a controllare i bollettini giornalieri pubblicati sul sito istituzionale dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, si scopre che nell’ultima settimana non si è registrato alcuno sforamento dei limiti di legge e che soltanto nelle due giornate indicate i valori dei biossidi di azoto sono andati oltre la media dell’ultimo periodo, anche se sono rimasti lontani dal livello di 200 microgrammi al metro cubo oltre il quale scatta l’allarme. In particolare, domenica 9 luglio la centralina di via Roma ha fatto registrare il record dell’anno con 127 microgrammi al metro cubo, seguita da quella di Villa Albani che ha raggiunto quota 101. Si tratta, vale la pena di ricordarlo, di due dei punti maggiormente trafficati di Civitavecchia. Il giorno seguente, in via Roma il livello è stato di 107 microgrammi, mentre in via Morandi si è arrivati a 96 microgrammi e a Villa Albani si è scesi a quota 85. In quelle due giornate, assolutamente nella media i valori del PM10, che non ha mai superato i 30 microgrammi quando il livello di allarme scatta a 50 microgrammi. Complessivamente, dunque, la temuta impennata degli inquinanti non c’è stata, favorita anche da un cambiamento del flusso d’aria e dall’arrivo di moderati e a volte forti venti da sud. Un’ulteriore conferma arriva andando a leggere il resoconto settimanale di Arpa Lazio, relativo al periodo compreso tra il 3 e il 9 luglio, nel quale anche le altre sostanze controllate, ossido di carbonio, benzene e polveri ultrasottili sono risultati ampiamente al di sotto dei limiti di legge.