Un appello per chiedere aiuto e per non rimanere in mezzo alla strada. È quello che viene lanciato da una famiglia residente nel quartiere Faro. Infatti il gruppo, formato dalla mamma, dal papà, immobilizzato a letto a causa di un ictus, e due dei tre figli della coppia, rischia di essere sfrattato dalla propria abitazione in caso di parere favorevole del Giudice, che si pronuncerà martedì prossimo.
“Siamo in condizioni disperate – afferma la donna, che sta portando avanti praticamente da sola la famiglia – la proprietaria della casa ha annunciato che non ha nessuna intenzione di farci rimanere all’interno, anche se dovessimo saldare i debiti pregressi che non siamo riusciti a pagare”. La donna, di origini albanesi, arrivata molti anni fa in Italia, ha conosciuto nel nostro Paese colui che è poi diventato suo marito, un autotrasportatore per un colosso del settore dei mobili. La coppia, come detto, ha messo al mondo tre figli, con quella più grande che successivamente è andata a vivere da sola.
“Due anni fa – riprende la donna – a settembre 2020, mio marito è rimasto vittima di un ictus. Da quel giorno è rimasto immobilizzato e per cinque mesi è stato ricoverato in ospedale, dove ha anche dovuto fare i conti con il Covid. Per me è stato complicatissimo, dover fare tutto da sola, senza neanche poter vedere mio marito, a causa delle restrizioni legate al virus”. Per un anno la famiglia, che non aveva mai avuto problemi economici, è riuscita comunque a pagare l’affitto, grazie ai risparmi messi da parte dalla coppia. Nell’ultimo anno i soldi sono finiti e e sono iniziati i problemi.
“La proprietaria ha iniziato a dire che non ci voleva più in quella casa – riprende la mamma – senza dimostrare nemmeno un briciolo di umanità per la nostra situazione e dato il via all’iter per lo sfratto. Non sappiamo come fare, perché ovviamente sarebbe nostra intenzione onorare tutti i debiti che abbiamo”. Intanto si è mossa una rete di solidarietà, partita da alcune amiche della donna. Con loro si sono attivati anche i servizi sociali, che hanno preso in carico la questione, che resta però di difficile risoluzione.
“Il Comune è pronto ad aiutarci – conclude la donna – ma solo una volta trovata la casa dove trasferirci. Abbiamo fatto il giro delle agenzie immobiliari e nessuno vuole affittarci una casa, perché non possiamo dare le garanzie. Inoltre abbiamo contattato alcune parrocchie, le quali non sono state in grado di aiutarci. Chiediamo sostegno a chiunque possa farlo, non possiamo rimanere in mezzo a una strada”. Ma un aiuto, ci vuole presto, prestissimo. Già martedì prossimo questa famiglia potrebbe non avere più una casa.