Il gruppo consiliare del Pd esprime la propria solidarietà verso gli ex lavoratori dell’Italcementi in attesa di ricollocazione, che hanno deciso di dare vita ad un presidio. I democrat ricordano che la città nel suo insieme ha preso nel 2009 un circostanziato impegno che prevedeva, nell’ambito del processo di acquisizione delle aree di pertinenza dell’Italcementi, una stabile ricollocazione dei circa 20 lavoratori interessati dalla dismissione, ma che quell’accordo è tuttora disatteso. Il PD richiama ancora la delibera assunta dal vecchio consiglio comunale, che all’unanimità aveva dato mandato di trovare, per questi lavoratori, una soluzione dignitosa e definitiva.
“La trascorsa amministrazione – scrivono Piendibene, Stella, Tidei e Di Gennaro – aveva avviato, sia pure tra molte difficoltà, un percorso che aveva come obiettivo l’assorbimento nel tempo dei lavoratori. Il cammino si interruppe per le note vicende politico-amministrative. Vi è necessità ed urgenza che si passi dalle dichiarazioni di principio ai fatti anche perché ormai, per tutti i lavoratoti interessati, sono venute meno le coperture degli ammortizzatori sociali, comunque insufficienti a garantire un salario decoroso. Ciò che si deve fare è rispettare l’accordo sottoscritto senza se e senza ma. Sono state avanzate a questo proposito varie proposte. Si vada rapidamente ad un loro esame privi di pregiudizi e si cerchi assieme alle Organizzazioni Sindacali, in tempi rapidi, la migliore soluzione. Pensiamo che vi possano anche essere fasi diverse che vedano, in stretta successione, soluzioni transitorie che accompagnino e conducano con certezza a soluzioni definitive. Gli ambiti sono stati individuati con precisione: interventi di recupero dell’area ex Italcementi; inserimento nel settore della giustizia, che risolva le croniche carenze di personale nel Tribunale di Civitavecchia; verifica di un loro utilizzo, anche coerente con le loro professionalità, nella realtà urbana; attivazione di un serio rapporto relazionale con l’Autorità Portuale al fine di verificare i concreti spazi per un loro assorbimento. La città è in debito verso questi lavoratori. Nessuno può sottrarsi. Sulle spalle della politica e delle Istituzioni la responsabilità di non lasciare in solitudine questi lavoratori che chiedono ciò che è loro diritto avere: un posto di lavoro”.