“È arrivato il momento di aprire un tavolo istituzionale perché l’emergenza non può aspettare”. A parlare è Vittorio Petrelli, che interviene in merito alla questione dell’occupazione, prendendo spunto dalla festa del primo maggio. Leggi la nota.
“Lavoro, legalità e solidarietà: questo è lo slogan che racchiude i temi della festa del Primo Maggio che, quest’anno, i sindacati confederati hanno organizzato a Rosarno. Potrebbe apparire un controsenso celebrare la festa del lavoro in una terra con un indice di disoccupazione altissimo; eppure, proprio per questo motivo, la ricorrenza può essere l’occasione per avviare una riflessione sul ruolo di programmazione della Politica. Anche se in modo meno pesante di Rosarno, anche nel nostro comprensorio, il quadro è drammatico. La Politica è assente o mortalmente distratta. La riconversione di Torrevaldaliga nord sarebbe dovuta essere un’occasione di rilancio delle aziende metalmeccaniche, ma invece la Politica ha permesso la creazione di condizioni di subappalto che hanno sistematicamente esposto le aziende al ricatto delle banche e fatto saltare le condizioni di sicurezza per i lavoratori. All’Enel è stato concesso di prendere scorciatoie, piuttosto che aprire un confronto trasparente e sinergico con la città, preferendo la strada della monetizzazione della servitù; i pochi punti fermi necessari a far si che quella dell’Enel fosse una presenza qualificante sul Territorio rischiano di essere eliminati, eclatante il caso della società Sfera. Nemmeno con Tirreno Power la situazione è migliore; manca la volontà di trovare un punto di incontro; degli ulteriori sviluppi industriali che la società vorrebbe realizzare, si è saputo soltanto in via ufficiosa. Il settore edile appare quanto mai precario; molte delle opzioni urbanistiche che interessano la città vengono presentate senza che vi sia una programmazione seria e rispettosa delle norme urbanistiche; ogni costruzione diventa uno scontro tra residenti e addetti del settore. L’amministrazione delle “larghe intese” ha rinnegato le promesse elettorali riguardanti l’adozione di un nuovo Prg che avrebbe fatto chiarezza, favorendo il disordine e optando per scorciatoie illegittime. Lo scalo portuale rimane il volano che ha tradito le aspettative di tutti. Per fortuna, recentemente il settore agroalimentare ha preso il volo, ma questo non può bastare. Purtroppo, l’aver affidato la direzione dello Scalo a personaggi che non hanno a cuore il nostro Territorio non determinerà mai lo sviluppo tanto agognato. Lo stesso mega progetto, quello che il Sindaco ha cercato di tenere nascosto, appare più una servitù che un’occasione vera di sviluppo. C’è poi il Comune, le Sot, la Pubblica Amministrazione. In questo quadro drammatico, Moscherini e la sua coalizione sono riusciti soltanto ad acuire i problemi di sempre. Le Sot servono più a soddisfare esigenze di governo, piuttosto che favorire e creare sviluppo. E tutto questo nuoce sul Comune, che rischia il dissesto finanziario. Non è più concepibile mettersi comodi ad aspettare la “manna dal cielo”, né, tantomeno, cercare di continuare a “navigare a vista”. Il primo passo è quello di diventare consapevoli degli errori dell’amministrazione comunale e fare sentire la nostra voce perché, al contrario di quello che si sta facendo, venga sfruttata ogni occasione di sviluppo. Questo vuol dire avere il coraggio di rinunciare ad una “politica assistenziale”. È arrivato il momento di aprire un tavolo istituzionale perché l’emergenza non può aspettare. Moscherini fa leva sulle sue capacità, sulla sua esperienza ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Mettiamo quanto prima le migliori forze di cui disponiamo intorno a questo tavolo e, se sarà necessario, reclutiamo veri consulenti, che propongano risposte concrete”.
Vittorio Petrelli
Consigliere Comunale Italia dei Valori