Le Ardite rispondono all’associazione Ora et Labora che le aveva chiamate in causa sabato lanciando la raccolta firme “Un cuore che batte”. “Rispondiamo – affermano Le Ardite – perché ci chiamano in causa, all’associazione “Ora et labora per la vita” anche se non ci interessa essere coinvolte in una polemica che ci riporta indietro di quarant’anni.
Come prima cosa l’associazione usa uno spreco di parole e tanta pelosa retorica per dire che raccolgono le firme per una proposta di modifica della legge 194 sulla maternità responsabile. Questa modifica riguarda l’obbligo per i medici di mostrare alla donna l’ecografia in corso e far ascoltare il battito del bambino. L’associazione sa bene che nessuna Corte Costituzionale approverà mai un simile progetto così lesivo della libertà di una persona. Che faranno i medici, prenderanno le donne per il collo e torceranno la loro testa perchè guardino il monitor? E saranno usati altoparlanti per costringerle ad ascoltare il battito cardiaco? Non riusciamo a pensare che la deontologia professionale possa essere così stravolta e i medici accettare una simile imposizione. Pensiamo, invece, che questa nuova associazione per la vita ( sorgono come funghi) abbia solo scopo propagandistico contro la legge 194. La legge 194 fu approvata dal Parlamento dopo decine e decine di audizioni, in commissione, di medici, ginecologi, psicologi, scienziati e uomini di scienza che hanno stabilito le 12 settimane ( tre mesi) il limite per interrompere la gravidanza in quanto quello è il limite della vita cosciente. Adesso gli scienziati di “ora et labora” presentano un embrione sotto i tre mesi come fosse un bambino di sette o otto mesi. A nessuna donna piace abortire perchè lo vive nel suo corpo e nella sua mente ma, ve lo diciamo sempre, l’aborto fa parte del vissuto femminile, non dalla legge 194 , ma da millenni. La legge fu approvata in Italia nel 1978 dietro la spinta del movimento delle donne. Prima di quella legge le donne che abortivano rischiavano il carcere e, spesso, la morte sui tavoli delle mammane o dovevano sborsare fior di quattrini a medici compiacenti. Oggi gli aborti sono drasticamente diminuiti perchè è cresciuta l’informazione e l’accesso alla contraccezione. Sono soprattutto le migranti e le minorenni disinformate o vittime di stupro a ricorrervi. Questioni sociali enormi a cui voi date solo risposte moralistiche. E comunque, Noi Ardite, ci metteremo sulla strada di chiunque voglia impedire la libertà e l’autodeterminazione delle donne. Ognuno ha il diritto di vivere la propria vita riproduttiva nel modo che ritiene opportuno, senza sensi di colpa instillati da pregiudizi di genere. Senza dover tenere un figlio che non vuole, siano situazioni al limiti o la semplice autodeterminazione della donna sul proprio corpo. In ultimo, non vi interessa la vita umana, i bambini, quelli che muoiono sotto i bombardamenti, squarciati dalle esplosioni e dalle schegge, terrorizzati dai rumori infernali, tremanti per la paura, senza luce, senza acqua e senza cibo? Non dite una parola su questo, perciò la vostra difesa della vita è ipocrita”.