“297 tra pullman, pullmini e autovetture transitate nella fascia oraria compresa tra le 7,30 e le 10 del mattino di lunedì 21 settembre. Il tutto immortalato dalla telecamera del Trc Giornale, che ha stazionato in corso Marconi effettuando una ripresa durata 2 ore, 34 minuti e 57 secondi. In quel frangente sono transitatati complessivamente 228 Ncc tra autovetture e pullmini, 19 taxi e 50 autobus”. Non è roba di oggi, ma di ben nove anni fa. Questi numeri vennero forniti dal Trcgiornale il 24 settembre del 2015 in un articolo intitolato “L’invasione degli Ncc” che tendeva a fornire un quadro preciso della situazione riguardo la reale consistenza numerica del traffico veicolare conseguente alla presenza delle navi da crociera.
Nel 2015 il numero complessivo dei crocieristi fu di oltre 2 milioni e 275mila, mentre nel 2023 ha superato i 3 milioni e 316mila, con un incremento del 43,5%. Tramutandolo in vetture, Ncc e pullman che viaggiano quotidianamente sulla tratta Civitavecchia-Roma e ritorno, i 297 mezzi transitati un due ore e mezza nel settembre 2015 diventano adesso 426, ai quali andrebbero poi sommate le vetture o i mezzi con i quali i turisti raggiungono o partono da Civitavecchia. Si tratta, quotidianamente, di numeri consistenti, di un flusso ininterrotto di automezzi che, ora come allora, oltre a gravare pesantemente sul traffico urbano e sulla vita di tutti i giorni dei civitavecchiesi, che magari si trovano a volte intrappolati al momento di andare al lavoro o di accompagnare i figli a scuola, determina anche un notevole danneggiamento al fondo stradale che viene asfaltato con i soldi dei civitavecchiesi. E poi c’è l’aspetto ambientale, che qualcuno finge di dimenticare. Quel flusso ininterrotto di vetture, pullman e pulmini porta con sè un carico di polveri sottili, ossidi di carbonio, ossidi di azoto e idrocarburi pesanti. Sostanze che vengono giudicate altamente cancerogene. Che dite, ci troviamo o no di fronte a una servitù? E quindi non sarebbe il caso che la città venisse in qualche modo risarcita di quanto concede non solo in termini di salute, ma anche di vivibilità complessiva, tenendo conto che i lavori pubblici sono a carico dei civitavecchiesi? E’ una palla che lanciamo alla nuova amministrazione. Chissà che le esangui casse di Palazzo del Pincio non possano trovare respiro dall’istituzione di una tassa di transito o di qualcosa di simile.
1 Comments
max
Una delle priorità di Civitavecchia dovrebbe essere la regolamentazione del traffico, il rispetto delle regole e il controllo di queste.
Spero di sbagliarmi ma nei programmi dei candidati Sindaci e dell’attuale Sindaco non si trova traccia di questo problema.
I vigili urbani esistono ancora?
Inoltre il nuovo Sindaco Marco deve prendere per un orecchio Musolino e dirgli che una parte dei ricavi ricevuti dai croceristi devono andare nelle casse del Comune, altrimenti facciamo come Venezia, chiudiamo i confini del Comune.