Lega all’attacco dello Sprar a Civitavecchia e del vice sindaco e assessore ai servizi sociali, Daniela Lucernoni. In una nota il “carroccio” locale evidenzia che il “sì” del Ministero dell’Interno sta a significare che fra due mesi al massimo arriveranno i primi 65 dei circa 200 immigrati previsti dal progetto e “che – sostiene – li vedremo girare indisturbati per le vie del centro, magari a chiedere l’elemosina o a fare i parcheggiatori abusivi come già accaduto per le altre accoglienze imposte alla città”.
“Del resto – continua la Lega – di tempo libero ne avranno a disposizione tanto perché non dovranno preoccuparsi di trovare un lavoro per pagare un tetto sulla testa e vivere dignitosamente come siamo invece costretti a fare noi, tutti i giorni e per gran parte della giornata. Loro no, verranno ospitati, a spese nostre, in alberghi e case sfitte».
Per il segretario cittadino del partito, Alessandro D’Amico, la scelta causerà enormi disagi ai cittadini: «Queste accoglienze incontrollate stanno creando tra gli italiani un crescente malessere e paura; tutto ciò porterà inevitabilmente a cambiare lo stile di vita dei civitavecchiesi e a comprometterne la qualità, com’è già accaduto e sta accadendo alle altre comunità che ospitano un numero indiscriminato di immigrati. In Italia – conclude D’Amico – arrivano, ormai, “rifugiati” da ogni paese del terzo mondo, anche da quelli dove non c’è traccia di guerre e di persecuzioni e questa è pura follia, oltreché pericoloso per le nostre città già duramente colpite dalla crisi economica».
Alessandra Riccetti, candidata al Consiglio regionale del Lazio per la Lega è preoccupata per le differenze sociali che si stanno creando tra migranti ed italiani: «E’ importante che le istituzioni, ad ogni livello, imparino a tutelare gli italiani prima di tutti gli altri perché questo, oggi, in Italia, non sta accadendo! Gli immigrati, ospiti nelle nostre città, non sono “costretti” a trovarsi un lavoro per sostenersi con vitto e alloggio e questo rischia di causare delle pericolose discriminazioni nei confronti dei disoccupati italiani e delle classi sociali più deboli ai quali invece non vengono garantite le stesse politiche sociali. Ed è per questo che mi sto battendo in Consiglio Comunale per la modifica del regolamento dei servizi sociali che vede i civitavecchiesi piú penalizzati. Inoltre, i nostri disoccupati potrebbero perdere anche l’opportunità di svolgere piccoli lavoretti “sociali” perché il comune potrebbe affidarli ai rifugiati in nome dell’integrazioni e delle pari opportunità». Insomma, per la Riccetti ci troviamo già con gli immigrati da un lato e gli italiani dall’altro. «Abbiamo già raccolto oltre 500 firme insieme a tutto il centrodestra per scongiurare questa ennesima servitù sul territorio di Civitavecchia, adesso che gli arrivi sono purtroppo diventati un fatto concreto e prossimo, siamo pronti a riaprire i banchetti e a tornare nuovamente nelle piazze per dare voce al dissenso dei civitavecchiesi nei confronti di questo scellerato e inutile progetto. Se siete, come dite, dei cittadini prestati alla politica per entrare nelle istituzioni e risolvere i problemi concreti delle persone ne dovrete tenere conto. Vedremo!» conclude l’ex Presidente del Consiglio comunale e consigliere comunale della Lega.