Sono trascorsi ormai dieci giorni dalle prime comunicazioni pervenute a seguito di quella che è stata chiamata la “scia di liquami e rifiuti” identificata sul litorale a nord della Capitale, ma la situazione non sembra essere migliorata. Diversi cittadini evidenziano rifiuti di svariata natura galleggiare sulle acque del mare, pannolini, escrementi, addirittura carcasse di piccoli animali morti.
Serve un intervento urgente, mentre si identifica il responsabile di un così grave inquinamento, per garantire la sicurezza e la salute dei bagnanti e degli operatori, istituendo dei temporanei divieti balneazione ove necessario, con ordinanza urgente dei Sindaci dei territori coinvolti, e cartelli affissi sulle spiagge e negli stabilimenti per informare i cittadini sconcertati. Allo stesso tempo va rilanciata l’opera di pronto intervento dei servizi antinquinamento, ad esempio attraverso le Navi Castalia Ecolmar per le quali non risulta rinnovata la convenzione con il Ministero dell’Ambiente, ma anche attraverso l’intervento di squadre di protezione civile.
LEGAMBIENTE LAZIO