L’aggressività verbale a tutto campo del Dipendente Enel , nonché membro del Movimento politico l’Officina, ci obbliga all’ennesima precisazione scientifica e storica.
Il Nostro s’avventura in una elucubrazione viscerale, ai limiti dell’irrazionalità, in difesa fideistica della riconversione a carbone di TVN. Egli è vittima d’un pensiero dicotomico (cioè d’un doppio metodo di pensiero, irrispettoso delle ferree regole del sillogismo aristotelico). Infatti: ogni presupposto razionale deve basarsi su argomentazioni scientifiche e su dati certi. Eccoli, i dati certi!
1° L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), già negli anni ‘90 emise indicazioni valide per tutti i Governanti della terra e cioè: “Ogni maxipolo energetico, comunque alimentato, specialmente se installato in prossimità di centri antropici, determina un grave impatto negativo sia ambientale sia sanitario”. Da questa premessa discende un corollario stringente: “Non si devono costruire maxipoli e, se esistono, bisogna dismetterli trasformandoli in minipoli, meno inquinanti”. L’Enel (e con essa i Governi succedutisi dal 1999 ad oggi) non ha recepito l’indicazione dell’OMS e – invece di rottamare la obsoleta TVN ad olio combustibile – ha ottenuto dal Ministro Marzano il Decreto autorizzativo al mantenimento del maxipolo Civitavecchia-Montalto di 7000 MW. (dicembre 2003).
2° La Corte Costituzionale (anno 2005) ha emanato un “principio di precauzione” che obbliga moralmente, ancor prima che giuridicamente, TUTTE le Istituzioni pubbliche ad opporsi all’installazione di opifici anche soltanto potenzialmente inquinanti! Nessuno parla mai di questo punctum dolens perché è un vulnus alla credibilità giuridica e alla legittimità morale delle Istituzioni democratiche.
3° L’art. 32 della Costituzione Italiana (Rapporti etico-sociali; tutela della salute) è prevalente rispetto all’art. 43 (Rapporti economici; fonti di energia a fini di utilità generale) e tutti abbiamo constatato la sudditanza del Ministro della salute al Ministro delle attività produttive!
4° L’art.5 del codice deontologico obbliga tutti i Medici all’impegno attivo nella difesa dell’ambiente perché non può esistere tutela della salute in un microclima inquinato e patogeno. Purtroppo, alcuni Medici vivono in modo colpevolmente marginale questo dettato professionale e civico!
Il nostro altezzoso interlocutore usa una terminologia offensiva quando definisce “manipolo di fanatici”, “veri professionisti del terrorismo ecologico”, “seminatori di sgomento e paura”, senza alcuna distinzione, chi si oppone allo scempio ambientale e sanitario del polo energetico più polimorfo d’Europa (Centrali termoelettriche, Porto crocieristico e commerciale. Depositi costieri enormi, Cementificio, Centro chimico militare, Snodo di traffico caotico e inadeguato alle necessità infrastrutturali). Egli ci aggredisce attribuendoci “bufale medianiche” estranee alla nostra mentalità scientifica blaterando che Noi “scambiamo disinvoltamente particolato con anidride carbonica” quando, invece, Lui (autoeleggendosi esperto ingegnere e provetto chimico) equipara le “emissioni annue di 10 motorini “a quelle” di una grande centrale “senza specificare né la cilindrata né la marmitta catalitica e senza delucidare le caratteristiche della centrale (con quale combustibile alimentata, di quanta potenza, come ambientalizzata, da chi controllata).
Noi del coordinamento dei Medici NON siamo ciecamente organici ai movimenti NO COKE, anche se affianchiamo la loro sacrosanta lotta ideale, distinguendoci e dissociandoci da ogni forzatura o strumentalizzazione ideologico-partitica e a contrapposizioni miopi ed egoistiche. Secondo Noi, TUTTE le Istituzioni (non esclusi i Presidenti della Repubblica che permettono ai Governi di tutte le colorazioni politiche di trattare la nostra collettività alla stregua di “figli di secondo letto “sfruttati da decenni,colonizzati e perfino seviziati) sono venute meno ai compiti di salvaguardia democratica e di difesa delle minoranze.
Scendiamo, ora, nei particolari della V.I.A. (Valutazione di Impatto Ambientale), recepita acriticamente nel famigerato Decreto Marzano.Gli esperti della VIA hanno asserito che:
a)l’hinterland di Civitavecchia è già stato sottoposto per decenni ad un’aggressione selvaggia di inquinanti emessi dalle centrali a carbone e ad olio combustibile grezzo per cui gli effetti patogenetici non hanno ancora manifestato tutta la loro aggressività ambientale e sanitaria;
b) nei territori già inquinati non si potranno più coltivare prodotti agroalimentari ma soltanto fiori!
c) i metalli pesanti sfuggiti ai miracolosi filtri a manica continueranno ad inquinare le falde acquifere e le acque marine compromettendo i pascoli e quindi il mercato del latte e derivati e quello ittico.
Ebbene: signor Leopardo e supporters più o meno in buona fede, dove eravate quando l’ignavia e la strafottenza delle lobby politico-plutocratico-imprenditoriali depredavano il nostro territorio? A suggere latte dalle gonfie mammelle di mamma Enel? E quando l’Osservatorio Epidemiologico Regionale pubblicò le statistiche della morbilità e della mortalità per malattie polmonari, cardiocircolatorie, ematologiche, cancerose, Lei e i Suoi accoliti vi sentivate immortali e intoccabili? Quanto, poi, allo sfrontato uso della limpida figura di Rubbia non avete captato l’ironia di quell’espressione “carbone ECOLOGICO” che non significa “pulito e innocuo” perché il nostro Premio Nobel conosce meglio di Voi quanto riportato dall’Enciclopedia libera Wikipedia. Andate sul sito Internet e scoprirete che “dal 2003 negli USA si studia la tecnologia IGCC per gassificare il carbone e produrre da esso IDROGENO” ( tecnologia in fieri, che darà risultati tangibili, forse, fra dieci anni) e che proprio di Voi si parla quando si stigmatizza che, a Civitavecchia, si sta impiegando la tecnologia PCC, ossia la combustione del carbone polverizzato, inquinante e certamente NON pulito. E quindi da usare con parsimonia e in piccoli impianti.
Noi Medici vogliamo opporci sia alla “demenza masochistica” delle Autorità tedesche (parliamo del borgomastro di Colonia) che tollerano i maxi-insediamenti energetici a carbone “sporco”, sia “l’ambientalismo idiota” dei fautori del NO a tutto e a prescindere. Noi, invece, difendiamo i progetti energetici che attuano la corretta diffusione sul territorio di minicentrali (comunque alimentate) e di siti di smaltimento dei RSU – previa raccolta differenziata – costituiti da minipirolizzatori o impianti analoghi. Pretendiamo l’istituzionalizzazione di sistemi di controllo rigidi e dedicati ,gestiti dall’Arpa, Anpa, ASL, Osservatori ambientali ed epidemiologici con assunzione di responsabilità diretta da parte delle Dirigenze tecniche (Ingegneri, Medici, Tecnici rilevatori etc). Per Noi l’imperativo etico è contenuto nell’articolo 5 del codice deontologico e solo ad esso ubbidiamo. Non abbiamo alcuna aspirazione alla persecuzione, al vittimismo, al martirio. Vogliamo essere semplicemente dei Professionisti che tutelano, per libera scelta, la salute: cioè LA VITA.
Paolo Giardi
Portavoce del Coordinamento dei Medici