Il segretario resta al suo posto. Enrico Leopardo ha deciso di non dare seguito all’ultimatum lanciato al Pd. Non ci sarà nessuna dimissione, assicura chi gli è vicino e gli ha dato manforte in questi giorni. Leopardo, che per il momento preferisce non rilasciare dichiarazioni, è dunque intenzionato a mantenere la guida del Partito Democratico, anche perché l’avvertimento lanciato in direzione, quel “o si cambia o lascio”, avrebbe dato i frutti sperati.
Quali, nel concreto, al momento non si sa. C’è chi parla di un Pd più attivo nei lavori interni. Il banco di prova comunque è dietro l’angolo, è la campagna referendaria, che tra non molto finirà sul tavolo della direzione del partito, chiamato a dare il suo contributo. Probabilmente se ne parlerà già la prossima settimana. Inevitabilmente sarà anche l’occasione per tornare sul caso Leopardo, per capire le intenzioni del segretario, sgombrare il campo una volta per tutte dai dubbi ed anche per cercare di riportare la calma dopo le polemiche feroci di questi giorni. Le bordate lanciate da Claudia Feuli hanno lasciato il segno. La bocciatura senza appello di Leopardo da parte del segretario dei Giovani Democratici ha riaperto vecchie ferite, mai rimarginate. Alla luce di questa situazione la prossima direzione del Pd diventa tanto delicata quanto importante. Un passaggio da non sottovalutare, non solo per il caso Leopardo. Il riferimento non è tanto alla campagna referendaria, ma alla campagna che sta più a cuore al partito civitavecchiese: quella per le prossime elezioni amministrative. Manca ancora tanto tempo, ma c’è già chi ha iniziato a fare le sue mosse.