Venerdì alle ore 19.00 presso il giardino del Teatro “Verdi”, in viale della vittoria 51, si concluderà la rassegna letteraria “Libri con le Stelle”, organizzata dall’associazione culturale Book Faces e realizzata in collaborazione con la Fondazione Cariciv e grazie al sostegno di Akros Bioscience, Tecnofit srl, Civitavecchia Rugby Centumcellae, Carrozzeria Lanari, Unindustria Civitavecchia, Nausica srl, Gruppo Immobiliare Bisozzi, Palestra VIP Club, Studio dentistico Daniela Leone, Minosse srl, Farmacia San Gordiano e Ristorante Il Delfino.
Lo scrittore ospite sarà Diego Zandel, ormai un amico dell’associazione, che presenterà la sua ultimissima opera dal titolo “Eredità colpevole” (Voland Editore).
Zanderl vanta origini fiumane, in quanto figlio di esuli in fuga dalla Iugoslavia di Tito. Origini che avranno poi molta rilevanza nei suoi libri, compresi quelli di genere thriller. In tutta la produzione narrativa di Zandel si possono trovare esperienze autobiografiche o risvolti di tali esperienze, in forma diretta o più lontana, con agganci anche a particolari momenti storici.
Più in generale, vale per Zandel quanto scritto da Elvio Guagnini, professore emerito di letteratura all’Università di Trieste: “Zandel sa coniugare gli “slarghi” delle descrizioni e dell’analisi con il ritmo sempre sostenuto di un racconto ricco di momenti di sospensione e di colpi di scena. Usa con intelligenza i trucchi del genere letterario al quale fa riferimento. Usa con altrettanta intelligenza anche la seduzione del paesaggio e dell’ambiente, per tenere avvinto il lettore. E, accanto a tratti “di consumo” usati con intelligenza sa intrecciare una storia d’azione a un romanzo di analisi.” Un’analisi che vale per tutti i suoi romanzi, in cui il gusto del mistero, della memoria e dell’avventura s’intrecciano incisivamente agli eventi della piccola e della grande storia. La sua produzione letteraria vanta tantissimi titoli, ultimo dei quali è la riedizione di “I confini dell’odio” (Gammarò Edizioni), dove appare per la prima volta Guido Lednaz, il suo alter ego, che poi ritroviamo nel libro oggetto della presentazione.
In “Eredità colpevole” Guido Lednaz, giornalista e scrittore figlio di profughi fiumani, si interessa all’omicidio del giudice La Spina, rivendicato da un gruppo di estrema destra per il contributo dell’uomo all’assoluzione del criminale di guerra titino Josip Strčić (personaggio liberamente ispirato a Oskar Piškulić, capo della polizia politica di Tito autore degli eccidi nelle foibe). Seguendo varie piste investigative e rimettendosi in contatto con figure del suo passato, Lednaz ripercorre una delle pagine più sanguinose della storia presentando il resoconto delle atrocità della Seconda guerra mondiale e il conseguente esodo di un intero popolo. Un’indagine dalle tinte noir, condotta tra Roma e Trieste, che porterà il protagonista a una drammatica verità.
L’autore dialogherà con Ernesto Berretti e Beatrice Maffei, mentre la vendita del libro sarà curata dalla libreria Giunti al Punto. Ingresso libero fino a esaurimento posti.