Il Mediterraneo al centro delle politiche portuali internazionali. Il direttivo dell’Idc, International Dockworkers Council, ha scelto Civitavecchia come porto di partenza per un tour che toccherà gli scali marittimi di tutto il Mediterraneo e che si concluderà nel mese di marzo a Barcellona.
Nel corso di un incontro svoltosi ieri nella sede della Compagnia Portuale Civitavecchia, alla presenza del presidente, Enrico Luciani e dei massimi dirigenti della cooperativa, i rappresentanti dell’Idc hanno tracciato le linee guida di una strategia che punta all’elaborazione di una piattaforma unica per le maestranze che operano all’interno dei porti che si affacciano sul mar Mediterraneo, ritenuto un punto nevralgico dei traffici mondiali, in considerazione dell’importanza sempre crescente che assumono i collegamenti con il Nord Africa e tutto il Maghreb.
“In tale contesto – spiega il referente Idc in Italia, Massimo Soppelsa – Civitavecchia viene vista come porto di riferimento, sia per quanto attiene l’enorme sviluppo del traffico crocieristico e delle cosiddette “autostrade del mare”, sia per il ruolo primario storicamente avuto dalle maestranze portuali. Ecco perché il tour dell’Idc è iniziato proprio dallo scalo marittimo locale. Proprio il ruolo dei lavoratori è al centro dell’azione dell’Idc, per il quale il Mediterraneo può diventare un punto di riferimento importante per lo scambio di notizie e informazioni tra i lavoratori, in ordine al loro ruolo all’interno dei porti e all’evoluzione in atto nelle operazioni portuali”.