Yuri Capparella non era sotto l'effetto di sostanza stupefacente, nè di alcol. E' l'esito della perizia tossicologica svolta sul flacone di sangue dell'unico sopravvissuto nel tragico incidente avvenuto il 28 dicembre scorso, dove persero la vita altri quattro giovani civitavecchiesi.
L'esito della perizia è stato reso noto quest'oggi, durante l'udienza di incidente probatorio. Un risultato che modifica sensibilmente il quadro che era emerso subito dopo i fatti. "Sono, pertanto, da ritenersi gravemente lesive dell'onore del decoro di Yuri Capparella – dicono i legali difensori Enrico Baldassarri e Lorenzo Mereu – tutte le gratuite illazioni ed affermazioni che, nel corso di questi mesi, sono state gettate nei confronti dello stesso senza alcun riguardo del suo precario stato di salute e del comprensibile stato dei suoi familiari. In relazione al risultato dell'esame, è ormai da escludere la sussistenza dell'aggravante ipotizzata inizialmente dal pm. Il fatto, pur essendo umanamente di particolare drammaticità, rimane per quanto attiene il solo profilo giuridico enormemente ridimensionato".