E’ di nuovo bell’e pronto il parco di via Veneto, come peraltro lo era già nel maggio dello scorso anno, quando avrebbe dovuto essere inaugurato proprio in piena campagna elettorale. Poi non se ne fece nulla e non se ne fece nulla neanche nei mesi successivi all’elezione del nuovo sindaco e del nuovo consiglio comunale. Ciò perché era nelle intenzioni dell’amministrazione comunale procedere all’inaugurazione dopo aver effettuato alcuni lavori di sistemazione e adeguamento, anche questi interamente finanziati da Enel così come la realizzazione dell’intera area verde.
Peraltro, l’intento di Palazzo del Pincio era anche quello di realizzare una piccola struttura di ristoro da affidare a colui o a coloro che avrebbero avuto l’incarico di gestire il parco. Si era parlato di possibile inaugurazione a giugno 2020, ma quelle dichiarazioni di intenti non ebbero alcun seguito e il passaggio di consegne dell’area, da Enel al Comune, non sembra sia stato ancora formalizzato. Peraltro, a quanto pare, sarebbero sorti anche problemi relativi alla realizzazione del punto ristoro, che non sarebbe previsto dalle norme urbanistiche vigenti in quell’area. Nel frattempo, per tutta l’estate, il parco è andato ulteriormente degradando. Nei giorni scorsi, allora, e per l’ennesima volta, l’area è stata oggetto dell’ennesima operazione di pulizia, di sfalcio delle erbacce e di ripristino del verde. Il parco, adesso si presenta in tutta la sua bellezza e potrebbe essere finalmente fruito dai residenti del quartiere, in particolare dai più piccoli. Ciò, anche in questo caso, grazie agli interventi di manutenzione che Enel continua ad assicurare. Ma dell’inaugurazione non si parla. Probabilmente si aspetta ancora di dare in gestione l’area verde, ma il tempo passa e si rischia non solo di dover intervenire nuovamente per sistemarlo, ma anche che possa subire danneggiamenti e finire nel degrado. Viene da chiedersi, a questo punto, se non sarebbe il caso, per evitare che la vicenda diventi davvero assurda, procedere intanto all’inaugurazione e alla conseguente apertura, affidando magari a Csp l’incarico provvisorio per provvedere all’apertura, alla chiusura e alla minima manutenzione dell’area.