Da quel che si va leggendo sui media locali parrebbe che un nutrito movimento essenzialmente di autoreferenziali “ambientalisti” e/o di altrettanti zeloti “ecologisti” per fideismo ideologico, insistano a puntare un cannocchiale fisso solo verso i camini di Tor Valdaliga Nord….con passaggio per il Porto.
Detto subito che non si può non concordare che da quelle bocche non escono certo effluvi floreali, da qui, tuttavia, a bollarle come principali fonti malefiche, oggettivamente un po’ ce ne passa. Credo, perciò, che il polarizzarsi sul più appariscente impressionante distragga dall’approfondire e fermamente denunciare altre patogenesi indotte da ben più insidiosi agenti invisibili, quali le famigerate “PM10”, benzeni e micidiali particolati vari, abbondantemente prodotti e noi forzati ad inalare dal traffico veicolare ; riscaldamenti domestici ( anche i caminetti a legna fanno la loro parte !), come altri particolati da usure di gomme e ferodi di freni, tanto per citarne alcuni, e quant’altro si deposita sul sedime stradale …per essere poi risollevato ed “arricchito” da ogni marmitta di scarico che passa ! A proposito, chi ricorda quando e perché si faceva un sistematico lavaggio delle strade ?
Eppure l’Organizzazione Mondiale per la Sanità non cessa di lanciare appelli allarmanti sui danni del traffico veicolare, specie urbano, ma stranamente pare che la nostra locale sensibilità collettiva su quest’argomento venga ovattata da una sorta di un oscuro senso di colpa personale per il contributo che noi stessi diamo con le nostre auto (magari pure trascurate nelle manutenzioni… e perché poi privarci magari anche di quel seppur breve momento di sosta a sfogliare il giornale davanti all’edicola col motore acceso ?! ) ma soprattutto politica perché è più facile e più “popolare” cavarsela con nuovi parcheggi ( che “fanno anche cassa”!) anziché potenziare i pubblici trasporti in funzione tutelare della pubblica salute .
E fermo restante che si trovano sempre i disponibili e pronti a lanciare anatemi politici contro gli “avvelenatori” collusi, o accorrere in piazza, magari col nostro bel “SUV” , ad urlare gli arrabbiati “delenda” contro il solito, unico “Moloch” che le sue colpe le avrà, ma non certo le maggiori !
A quando, dunque, una martellante mobilitazione contro le produzioni ( tutte!) di “PM10”, 5, 2,5 ed a scendere, perché respiriamo anche quelle atomizzate di cui mai si da conto? Del gas “Radon” radioattivo ( ad es. ) che ci attenta dal sottosuolo, chi ci informa, almeno per dirci come difendercene al meglio possibile ? E chi si ricorda più del famigerato “inquinamento elettromagnetico” , visto che se ne stanno cominciando a scoprire i danni dai telefonini che ci stanno raccomandando di tenere ad almeno due centimetri di distanza e non incollati all’orecchio ?
Credo che ci sia abbastanza carne al fuoco per Sindaci , politici e movimenti vari che non si vogliano limitare a guerriglie di posizione per quanto motivate che possano essere.
Gennaro Goglia