L’interporto di Civitavecchia sarebbe passato di mano. La maggioranza delle azioni sarebbe infatti transitata dalla Icpl alla Geochem Logistics srl, società formalmente costituita a Milano nell’agosto scorso e che ha una unità operativa a Civitavecchia. L’anticipazione, ricca di particolari, arriva da Ship 2 Shore, magazine settimanale online specializzato in shipping, porti, trasporti e logistica, che inizia il suo articolo sostenendo che l’interporto di Civitavecchia punta al rilancio, “alimentandosi anche coi prodotti petroliferi che tratta come core business il suo nuovo acquirente” che avrebbe acquistato il ramo di azienda di Icpl.
La nuova proprietaria, la Geochem Logistics, nel suo oggetto sociale avrebbe i servizi logistici relativi alla distribuzione delle merci escluso il facchinaggio. Sempre stando al magazine Ship 2 Store, solitamente ben informato sulle questioni attinenti la portualità e la logistica, il capitale sociale della Geochem Logistics sarebbe di 40.000 euro, detenuto al 99% dalla Seasif Holding, costituita a Nicosia, e, a titolo personale, il titolare e fondatore, l’ingegner Franco Favilla, con la quota simbolica dell’1%. Secondo il magazine, il prezzo della cessione sarebbe stato simbolico, considerate le forti perdite accumulate sin dall’avvio dall’interporto. Ma la struttura potrebbe finalmente decollare e avere importanti prospettive sotto il profilo occupazionale, considerando la figura dell’ingegner Favilla, fondatore e titolare della corporation multi-utility Seasif Holding, con base a Lugano e a Dubai e interessi sparsi nel mondo, in vari settori industriali e dei servizi. “Il Presidente e Amministratore Delegato del gruppo neo-proprietario – si legge nell’articolo – cresciuto professionalmente a New York presso la Bear Stearns, ha una vasta esperienza nel settore finanziario e in quello delle costruzioni e nel 1992 si stabilisce negli Emirati Arabi Uniti, eleggendo il proprio quartier generale a Dubai. Esperto di operazioni internazionali, con l’acquisizione della tribolata infrastruttura romana, Favilla vuole dunque ora essere anche profeta in patria”.