Nella bagarre politica sulla trattativa Comune-Enel si inseriscono anche due parlamentari del Movimento 5 Stelle. La deputata Roberta Lombardi e la senatrice Paola Taverna dichiarano che “l’amministrazione di Civitavecchia sta attualizzando un contratto esistente che prevedeva un adeguamento a quanto Enel deve come imposta comunale sugli immobili”.
“Enel, nel passaggio dall’Ici all’Imu – sostengono Lombardi e Taverna – ha ritenuto di non dover più versare l’importo aggiuntivo, concordato nel 2008, al Comune che si è trovato così con un considerevole ammanco di cassa. Stiamo facendo quello che l’ex sindaco piddino, Pietro Tidei, già pesantemente bacchettato dalla Corte dei conti, non ha mai fatto. Abbiamo dato parere negativo a una richiesta di modifica della Via da parte di Enel in cui si chiedeva di passare dal trasporto su nave a quello su gomma per il calcare. Così come siamo usciti dal Consorzio Locale per la gestione dell’osservatorio ambientale dove il controllato, Enel, finanziava il controllore, il Consorzio. Non accettiamo lezioni di ambientalismo da chi ha consentito a Enel di bruciare 900.000 tonnellate di carbone all’anno in più. La verità – concludono Lombardi e Taverna – è che questi politici, fra cui figura anche la figlia dell’ex sindaco, Marietta Tidei, fanno gli ultras per impedirci di fare ciò che loro non sono riusciti a fare in 20 anni. Stanno facendo di tutto per far saltare il tavolo. Ma sappiano che non ci riusciranno”.