Già da lunedì l’associazione Il Melograno potrà utilizzare gratuitamente alcuni magazzini comunali per riporre la propria attrezzatura. È la soluzione trovata dall’amministrazione comunale per risolvere il problema sorto per la Handy Beach, denunciato ieri dai volontari al fianco dei quali si è schierato il Pd. L’assessore ai Servizi Sociali Daniela Lucernoni sottolinea che l’autorizzazione paesaggistica è un permesso che non si può ignorare, ma il Comune si è subito attivato per risolvere il problema.
“Assistiamo con stupore – dichiara l’assessore Lucernoni – all’intervista rilasciata da rappresentanti del Melograno e dal segretario del Pd locale Enrico Leopardo in merito ad alcuni problemi relativi al progetto Handy Beach. Innanzitutto una precisazione: nella convenzione approvata all’unanimità dal consiglio comunale e firmata dall’associazione Il Melograno sono descritti i termini e le procedure per la realizzazione del progetto e come ormai sa tutta Civitavecchia l’autorizzazione paesaggistica è un permesso regionale che non si può ignorare, neanche per nobili motivi. Il Comune, conscio della totale inaccessibilità fino ad oggi delle spiagge della città, si è da subito messo a disposizione per trovare una soluzione alle problematiche riscontrate: in attesa dell’arrivo della paesaggistica, l’associazione già da lunedì potrà utilizzare gratuitamente dei magazzini comunali per riporre la propria attrezzatura.
In seconda battuta, non posso però esimermi da un commento politico: il progetto de Il Melograno è stato ufficialmente protocollato l’8 ottobre 2012 ed è stato incredibilmente ignorato dall’ex assessore al demanio Enrico Luciani e dall’ex assessore ai servizi sociali Enrico Leopardo. Chi oggi si schiera in difesa dei più deboli gridando “vergogna”, per 13 lunghissimi mesi non ha mosso un dito per realizzare un progetto già finanziato. Quest’amministrazione non solo ha mandato avanti il progetto misteriosamente dimenticato dai paladini dei più deboli, ma grazie all’assessorato al Demanio ha anche contribuito ad implementare il progetto attraverso un finanziamento regionale per acquistare più attrezzatura da mettere a disposizione del’associazione. Rimaniamo dispiaciuti dall’atteggiamento dell’associazione Il Melograno, che ha sempre dichiarato apprezzamenti per la disponibilità offerta da questa amministrazione in tutte le fasi di realizzazione del progetto. All’ex assessore Leopardo oltre alla memoria corta, contestiamo una incredibile mancanza della conoscenza delle normative che mal si addice a chi ha amministrato e aspirerebbe ad amministrare ancora la città”.
E in merito al servizio andato in onda ieri al Trcgiornale la redazione fa una rettifica. Il signor Fabrizio Di Gangi ha rilasciato l’intervista a titolo personale, è un genitore che dà una mano a Il Melograno ma non fa parte dell’associazione.
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