“Sono un tecnico ed ho l’onore di essere un Ctu iscritto al Tribunale di Civitavecchia”. Inizia così il racconto della giornata da incubo vissuta da una cittadina.
“Questa mattina alle 10.30 – racconta – avevo una udienza per il giuramento di incarico. Alle 10.20 dopo aver girato inutilmente alla ricerca di un parcheggio all’interno del tribunale (magari giallo), mi sono fatta lasciare dal mio collega fuori dell’atrio in modo che io potessi entrare salire al secondo piano in udienza e lui potesse trovare un parcheggio. Entro, mi avvicino all’ascensore, nessun segnale. Mi sento chiamare da un conoscente che mi dice che l’ascensore è guasto, come gli altri due. Mi avvicino alle forze dell’ordine, espongo il problema, ma non hanno risposta. Vado nella sala avvocati e parlo col presidente dell’Ordine, gli spiego la situazione e lui sale in aula per avvertire il giudice: scenderà la Corte al piano terra, mi dice e così è stato, ma ovviamente non alle 10.30. Intanto sono arrivate altre persone che dovevano salire, qualcuna anche con seri problemi di deambulazione. Mi dicono che un noto avvocato che era riuscito a salire prima che l’ascensore esalasse l’ultimo respiro era prigioniero al secondo piano. Insomma una vera odissea ed il tutto in un “bel” calduccio. Mi dicono che sono problemi di Ministero e allora chiedo al ministro che cosa dobbiamo fare noi persone con mobilità ridotta? Dobbiamo rintanarci in casa senza poter esercitare le nostre professioni Oppure tenere udienze al piano terra, magari nell’atrio per avere un po’ di ventilazione? Dove stanno le pari opportunità? Che fine ha fatto l’articolo 3 della Costituzione? Non è il governo il tutore della Costituzione stessa? Abbastanza contrariata da tutto questo alle 12.15 ho lasciato il tribunale. Scendiamo dalla rampa per raggiungere il parcheggio, tra sporcizia ed erbacce. Mi dicono che sono problemi del Comune. E allora chiede al sindaco, che che figura facciamo con le persone che vengono da fuori in una situazione di degrado così grave? Perchè devo pagare le tasse comunali quando non ho l’autonomia di girare con la mia carrozzina? Tutto è fuori norma, le buche imperano e le transenne pure. La città è estremamente sporca, .rovi ed arbusti di ogni tipo in ogni strada, .in ogni marciapiede. Mi dicono, dalla segreteria del sindaco, che manderanno a pulire, ma quando? Tutto ha impedimenti di ogni tipo, non c’è un minimo di rispetto per il cittadino e meno ancora c’è il rispetto per il cittadino disabile. Credo che questo giorno di solstizio mi rimarrà impresso. Mi vergogno di essere cittadina di questa città che non riconosco”.