E’ scomparso nella tarda serata di ieri Giovanni Massarelli: una figura importante nello scenario istituzionale, sociale, politico e culturale della nostra città. Finita la guerra, di cui è stato un attento testimone, è diventato un punto di riferimento della memoria storica cittadina di cui ha rievocato con numerose testimonianze, anche letterarie, le pagine più signficative, impegnandosi con grande passione su vari fronti. La camera ardente verrà allestita domani dalle 11 alle 15 all’aula Pucci di Palazzo del Pincio, mentre intanto sono numerosi i messaggi di cordolglio (Pd, gruppo consigliare Pd, Minnucci, Sel, Ciancarini, Cgil, Tandurella, De Paolis, Amministrazione Comunale, Tidei, Psi, Marietta Tidei)
Nell’immediato dopoguerra, ha lavorato alla ricostruzione della Camera del Lavoro, per la categoria degli edili ed entrando poi nella segreteria nazionale della Federmezzadri. Particolarmente forte il suo impegno politico nel partito socialista, di cui è stato sempre un figura di spicco. Negli anni cinquanta e sessanta è stato eletto più volte consigliere comunale, nominato Assessore, quindi Vice Sindaco e, infine, Sindaco di Civitavecchia, tra il 1964 e il 1967. Un periodo fondamentale per la ricostruzione della città, lo sviluppo dei traffici portuali, la costruzione di plessi scolastici. Negli anni settanta, lasciata la politica attiva Massarelli entra nel comitato di presidenza dell’Associazione Nazionale Cooperative Agricole della Lega delle Cooperative e negli anni ottanta fonda il Circolo politico culturale Lelio Basso di cui è stato un protagonista attivo.Gli ultimi anni lo hanno visto raccontare oltre mezzo secolo di storia cittadina in due libri autobiografici, Classe 1924 e Una città in bilico e, poi Tricolori sulla Fortezza, il suo ultimo lavoro, a cui ha collaborato Giorgio Zintu, storie e personaggi vari.