M5S: “Prima di lamentarsi delle nuove tasse, ci si dovrebbe infuriare per i soldi buttati in passato”
“È bastato che il sindaco avvisasse i cittadini che ci sarà un aumento della pressione fiscale per udire e leggere commenti scandalizzati e indignati. È giusto e normale, perché i cittadini pagano già troppe tasse e con i servizi scadenti che si ritrovano hanno tutte le ragioni per essere arrabbiati. Tuttavia dovrebbero essere ancora più arrabbiati di fronte alla notizia che il quindici di luglio è arrivato al comune il dispositivo della Corte dei Conti con la quale obbliga la presente amministrazione a presentare un piano di risanamento dei conti comunali entro sessanta giorni”. Inizia così l’intervento del Movimento 5 Stelle in merito alla polemica scoppiata dopo le dichiarazioni rilasciate dal sindaco Cozzolino alla trasmissione di Trc Diritto di Replica. Una disposizione, quella della corte dei conti, che secondo il 5 Stelle è arrivata a causa di tre gravi irregolarità contabili come quello che definiscono l’uso distorto dei fondi Enel, la presenza di debiti fuori bilancio estremamente elevati e lo stato di crisi delle società partecipate HCS e Civitavecchia Infrastrutture. “Gli swap – afferma il Movimento 5 Stelle – non rappresentano una irregolarità contabile perché sono stati contratti in un periodo storico in cui erano assenti molte delle attuali normative e tutele che regolano i rapporti tra la finanza e gli enti locali. Tuttavia la Corte ha rilevato che determinano una situazione di enorme difficoltà che potrà compromettere gli equilibri di bilancio. Poiché nella vita, e in tutte le leggi dell’universo, vale il principio di causa ed effetto, ricordare e analizzare le cause dell’attuale situazione finanziaria non è il giochino del “dare le colpe alle amministrazioni precedenti”, ma si tratta di capire perché una città che ha avuto soldi a vagonate dall’Enel è attualmente in uno stato vicino al pre-dissesto e possiede infrastrutture da terzo mondo. Si tratta di capire che prima di lamentarci dei soldi che dobbiamo pagare per le tasse, ci dobbiamo arrabbiare dei soldi buttati in assunzioni sconsiderate, lavori improvvisati come il mercato, nonché aver semplicemente gestito in maniera irregolare i soldi provenienti dall’ENEL. Civitavecchia è sull’orlo del baratro, l’amministrazione è impegnata a salvare il comune dal fallimento le cui cause sono evidenziate dal dispositivo della Corte dei Conti; cinquantaquattro pagine durissime che ogni cittadino può e deve leggere. Ci dobbiamo informare sui contenuti piuttosto che ripetere sempre i soliti slogan sulle tasse alte e i servizi scadenti, oppure facendo gli ipocriti dicendo “adesso ci sono loro” con quel distacco di chi crede che quello che in comune si decide non li riguardi. Infine dobbiamo ricordarci che siamo cittadini e non siamo servi di nessuno, anche se quel nessuno alcuni anni fa ci ha raccomandato per una casa popolare o un posto di lavoro. Possiamo e dobbiamo farlo perché quel “nessuno” ha razziato la nostra città e lo ha fatto con il nostro assenso, con il nostro silenzio e, soprattutto, con il nostro voto. A questo “nessuno” non dobbiamo più nulla, anche i mutui più lunghi prima o poi finiscono”.