È ormai piena campagna elettorale ed anche il sindaco Cozzolino ed il Movimento 5 Stelle serrano i ranghi in vista delle consultazioni politiche. Da evitare a tutti i costi per i grillini, cosi come per gli altri partiti, è il rischio spaccatura.
Come era normale pensare, il 5 Stelle è ormai diventato un partito a tutti gli effetti, con un leader politico riconosciuto in Luigi Di Maio e tante correnti presenti in tutto il territorio italiano, compreso il nostro comprensorio. Anche a Civitavecchia è successo infatti lo stesso. Oltre al meetup e agli attivisti vicini al sindaco, è nata la cosiddetta corrente Grande.
La deputata grillina uscente, attaccata in ogni modo dal sindaco e dalla sua giunta, ha portato a casa il suo primato fatto di 310 voti alle Parlamentarie. Sarà sicuramente rieletta alla Camera. Un risultato tondo che mette in evidenza il potere della deputata uscente sul territorio.
Allo stesso tempo il sindaco e gli attivisti a lui vicino hanno ottenuto un risultato deludente per quanto riguarda i candidati civitavecchiesi. I candidati al Senato hanno preso 24 voti con Riccardo Pucci, 17 voti con Gianmarco Bonavolontà e 14 voti con Andrea Bertolini. Calcolando che i consiglieri di maggioranza sono 14, sommati con gli assessori, il sindaco stesso, il personale della maggioranza, i delegati e ipoteticamente i famigliari dei soli addetti ai lavori, riesce difficile spiegare il risultato dei candidati locali.
La mossa a sorpresa usata dal sindaco per riabilitarsi è stata quella di puntare su due candidati esterni al movimento, molto conosciuti ai piani alti della società locale, come il presidente dell’ordine degli avvocati Mastrandrea ed il dirigente della Fondazione Cariciv Cozzella.
Nei prossimi giorni si vedrà se i candidati scelti dal primo cittadino, che li ha indicati a Di Maio, sapranno invertire il trend negativo a livello di consensi.