Come era stato anticipato dal Trc Giornale all’indomani della clamorosa intervista durante una puntata della trasmissione televisiva “Porta a Porta”, la vicenda relativa alle presunte lacrimazioni della statua della Madonnina di Pantano è tornata all’attenzione della Magistratura. Nei giorni scorsi, con la massima discrezione, il signor Ivano Alfano, che durante la trasmissione di Bruno Vespa aveva sostenuto che il sangue fosse il suo, è stato sentito dalle forze dell’ordine, incaricate dalla Procura della Repubblica di interrogarlo.
A quanto sembra, nel corso dell’interrogatorio, l’uomo, che sostiene di essersi fermato davanti la villetta dei Gregori per un guasto all’acceleratore della sua moto che gli aveva provocato una ferita alla mano, ha confermato quanto raccontato all’inviata di “Porta a Porta”, la giornalista Vittoriana Abate. Avrebbe quindi spiegato di aver visto all’esterno della villetta la nicchia dove era custodita la statuina, che all’epoca era raggiungibile dall’esterno, e di averla accarezzata, accorgendosi subito dopo di averla sporcata e di aver peggiorato la situazione cercando di rimediare al danno. Avrebbe poi confermato la sua disponibilità a sottoporsi al test del Dna per confermare la veridicità delle sue affermazioni. Una prova che, anche se difficile essendo trascorsi 25 anni dai prelievi sulla statuina, quasi sicuramente sarà disposta dalla Magistratura per fare definitiva chiarezza su un caso che appassiona ancora l’opinione pubblica di tutto il mondo. Sul piano strettamente giudiziario, c’è da aggiungere che Ivano Alfano dovrà anche difendersi alla luce della denuncia presentata dalla famiglia Gregori. Su quello strettamente religioso, le rivelazioni sulla presunta falsa lacrimazione non hanno avuto alcun commento in Vaticano. Sulla vicenda, infatti, la Congregazione per la Dottrina della Fede non si è ancora definitivamente pronunciata.