Mentre il coordinatore del PD, Longarini, irride il sindaco Moscherini per la polemica sulle infiltrazioni mafiose, il segretario dei Repubblicani Europei, Vincenzo Monteduro, va oltre. Lo "sceriffo", come è stato soprannominato, sfida il primo cittadino in un insolito duello. Vuole che Moscherini renda nota la sua dichiarazione dei redditi e dica alla città che tipo di lavoro svolge nella vita civile. Leggi l'intervento.
"Dove e quando lo vorrà, per chiarire una volta per sempre cosa ci differenzia, per cultura, civico dovere e onestà intellettuale. Io non ho mai abusato della politica, come sostiene il mio rivale, ne da questa ne ho tratto il minimo sostentamento. Da politico mi sono sempre posto al servizio della collettività e mai mi sono servito della politica per scopi e interessi personali a differenza del mio detrattore che da sindacalista rosso l'ha scalata si a traguardi ragguardevoli traendone lauti profitti e che tuttora ne coglie sostanziosi frutti. Non ha perciò egli titoli per ergersi a giudice di nessuno men che mai del sottoscritto.
Non mi ferisce affatto poi, che questo signore mi considera un giustizialista per l'uso strumentale che farei della Magistratura come mezzo di lotta politica. Strumentale, semmai, è il suo affaccendarsi intorno alla bieca visione di questa istituzione "torcendo i dritti occhi in biechi"; (Dante mi perdonerà se l'ho scomodato per trattar si vile stirpe!) per il piacere, come dichiara, di spregiare l'Associazione Caponnetto dando con ciò un segno inequivocabile dell'incultura morale di cui è dotato. D'altra parte come diversamente classificare certi simili personaggi che dalla politica ne hanno tratto pane e companatico? Io, da pubblico amministratore nella vicina Pomezia, tutti gli anni rendevo pubblica la mia dichiarazione dei redditi perché i cittadini avevano il diritto di conoscere di cosa vivevo e con me, lo fecero tanti altri consiglieri comunali. Qui, di molti nostri amministratori si conosce il loro agiato tenore di vita ma non di cosa vivono. Non credo di suscitare le ire del Vice sindaco Signor Vinaccia, se gli chiedo di rendere pubblica la sua dichiarazione dei redditi e quale mestiere o professione esercita nella vita civile. Dia l'esempio: altri politici non necessariamente pubblicamente impegnati lo potrebbero imitare e, se non lo facessero, come suol dirsi, "gatta ci cova". Comunque di mafia, non c' è solo quella della lupara, c'è pure quella ugualmente "pelosa"che si nutre di delibere di Giunta e di Consiglio Comunale e non solo, quella del venticello calunnioso che dall'alto del potere è usata come arma che spesso, loro malgrado diventa un boomerang. La gente, quella che vive del suo onesto e sudato lavoro non mi denigra per questa battaglia per la moralizzazione dell'Ente Comune, ma mi sprona a non mollare la lotta contro la imperante corruttela. Come diversamente definire le aberranti deliberazioni consiliari per il rilascio di illegittimi permessi di costruire o di Piani d'Iniziativa Privata in totale violazioni della normativa comunale e statale? Non ho aggettivi nemmeno per Moscherini che nella sua guerra personale con l'On. Tidei tenta di trascinarmi in un contenzioso che riguarda solo lui mentre gli faccio notare che io non faccio il poliziotto di mestiere, non vado a caccia dello scandalo per lo scandalo; i miei esposti alla Procura sono la conseguenza della sua mala amministrazione affiorante dagli atti ufficiali grondanti di interessi privati e di abuso d'ufficio. Sul tormentone di Via Pinelli, le sue responsabilità personali sono sotto la lente della giustizia e prima o poi si scoprirà chi sta proteggendo e chi ci ha guadagnato cosa. Chi si nasconde dietro la maschera di Moscherini? I Vespignani? E chi altro? La giustizia è lenta ma poi arriva e quando avverrà, per la conoscenza che ho dei fatti, non potrà sfuggire con i suoi compagni di merenda, ad una giusta e pesante punizione. Sul suo capo pendono poi, altre inchieste di procedimenti penali per illeciti amministrativi di estrema gravità: da Via Bramante a Via Ticino e Arno e altro ancora.
Il Sindaco e il suo degno Vice si scandalizzano per un cancello posto su una strada delle Colline dell'Argento sulle quali, si sussurra che in tempi idilliaci, il nostro primo cittadino con l'On. potrebbe aver brindato per qualche inconfessabile affarino, mentre non provano nessuna vergogna per l'illegittima rinuncia ad acquisire al Patrimonio comunale le aree per gli standarts urbanistici pubblici a favore di un condominio privato. Ma siate seri almeno per una volta. Prima che accada il peggio, un ultimo tentativo per lasciare la sua impronta nella storia cittadina, Moscherini, lo sta facendo: è la nuova Marina; con quella mercede elargita dall'Enel, non sarebbe stato meglio rifare la obsoleta rete idrica che sta dannando le nostre massaie? Chissà, forse i cittadini lo avrebbero meglio apprezzato".
Civitavecchia 25.04.2009
Vincenzo Monteduro
Segr. Repubblicani europei