Dell’Italcementi se ne riparlerà a settembre. Il rinvio deciso dal sindaco Tidei arriva dopo le polemiche interne al Pd sulla delibera, talmente discussa da portare il gruppo consigliare sull’orlo della spaccatura. “Ci sono molti margini per arrivare ad un provvedimento unitario della maggioranza” dichiara Longarini. Il coordinatore del Pd è intenzionato a coinvolgere i membri della maggioranza della Commissione Urbanistica affinché presentino, in tempi rapidi, eventuali modifiche al provvedimento. Non solo. Longarini si aspetta il contributo di tutti per migliorare la delibera, anche di Magliani, che intanto però rilancia.
Per il capogruppo ora bisogna “ascoltare la gente non solo su Italcementi ma su tutto ciò che riguarda la città in materia di nuove opere e nuove realizzazioni”. Magliani fa degli esempi: il terreno di fronte all’ospedale San Paolo, le aree della Fiumaretta, del Bagno Penale e di via Isonzo, la Caserma Stegher, Nuovo Paese e successivamente San Gordiano e San Liborio e, via via, tutte le aree, sino a quelle intorno all’uscita autostradale. Il tutto, secondo il capogruppo del Pd, con la “consapevolezza che esiste ancora un grande patrimonio di suoli disponibili nel territorio della città, da sottrarre alla speculazione fondiaria ed edilizia”. Un territorio che per Magliani probabilmente “non ha bisogno di nuove costruzioni a fronte dell’esistenza di un enorme patrimonio abitativo realizzato nei decenni e di una popolazione che non cresce ormai da almeno 40 anni, attestandosi intorno ai 50 mila abitanti”. Per questo motivo secondo il capogruppo del Pd “bisogna cominciare a pensare a un grande percorso di rottamazione di un’antica concezione dello sviluppo, dell’evoluzione del disegno urbano, di un nuovo modello del vivere civile, di una rinnovata concezione della politica”. Per Magliani è la città che ne ha bisogno e la questione Hcs rappresenterà la cartina tornasole della capacità di governo, nel rinnovamento, dei problemi di Civitavecchia. “Coraggio, vecchio mio, saremo al tuo fianco” dichiara Magliani rivolgendosi al sindaco Tidei, non prima di aver chiesto una verifica delle indiscrezioni sul fatto che la città ha perso circa 30 milioni di possibili finanziamenti del “Progetto per le Città” del ministro Passera. Se fosse vero, per Magliani bisognerebbe applicare le misure di attribuzione delle responsabilità, che chiamerebbero in causa tutta la direzione politico-tecnico-amministrativa dell’Assessorato all’Urbanistica.