Tra gli assenti alla riunione della maggioranza di questo pomeriggio c’è anche Flavio Magliani. Il consigliere comunale del Pd spiega il perché della sua decisione, propone la sua soluzione alla crisi e annuncia di aver rimesso la delega alla Sanità nelle mani del sindaco.
“La maggioranza del consiglio comunale di Civitavecchia – afferma Magliani – attraversa uno dei momenti più delicati dalla sua elezione. È evidente che i conflitti fra il sindaco da una parte e il resto delle componenti della maggioranza dall’altra, rasentano ormai il limite della rottura. Conflitti e/o divergenze che sussistono anche fra le componenti: fra Sel e le liste civiche, fra Sel e il Pd, fra il Pd e le liste civiche e all’interno dello stesso Pd. Considerando la fuoriuscita dalla maggioranza di Rifondazione comunista e di Vittorio Petrelli come rappresentante di Idv, ci si rende conto di un processo avanzato di rotture e di logoramento. Alla radice dei dissensi appare nettamente esserci il tema della fiducia e del rispetto della reciprocità dei ruoli fra il sindaco, i delegati, gli assessori e i consiglieri comunali, le forze politiche. Tutto ciò sullo sfondo di un programma, quello del centrosinistra, sottoscritto da tutti e che viene costantemente contraddetto all’interno della pratica amministrativa. È chiaro che viene messa in discussione la direzione politico amministrativa segnata dalla personalità del sindaco oscillante fra la scelta originaria del Centrosinistra ma, ogni tanto, adombrata da soluzioni di larghe intese. Non si conosce chiaramente il contenuto delle recentissime polemiche con le liste civiche; si conoscono invece con chiarezza i contenuti dell’autosospensione di Sel dalla maggioranza maturata su temi di fondo, quali: l’Aia intesa come garanzie da richiedere all’Enel sulla difesa dell’ambiente, la privatizzazione dell’acqua, la questione Terme, l’Urbanistica e il Codice etico. Non ci sembra poco. Occorre a questo punto accelerare le verifiche per stabilire se esistono le condizioni per procedere in direzione delle opzioni fissate dal progetto originario. Chiarimenti senza intermediazioni e rapporti bilaterali ma in campo aperto fra tutti gli eletti in Consiglio comunale, e solo loro, in quanto rappresentanti diretti della volontà del popolo, che siano trasparenti e leggibili, anticipati dall’azzeramento degli incarichi assessorili come condizione per il rinnovamento della Giunta e degli incarichi di Consiglio. Per intanto, da parte mia, come già fatto per l’incarico consiliare di capogruppo del Pd, rimetto a disposizione del sindaco la delega alla Sanità, in attesa di manifestazioni della volontà del sindaco, di procedere come auspicato”.