Questione di giorni. È la previsione della Regione Lazio per il conferimento provvisorio dei rifiuti di Civitavecchia nella discarica di Aprilia, resosi necessario dopo l’incendio che ha danneggiato l’impianto di Viterbo, quello utilizzato finora da Palazzo del Pincio per scaricare l’immondizia. L’amministrazione comunale è in contatto diretto e continuo con gli uffici della Pisana, da dove si attendono nuove indicazioni. “Non conosciamo la tempistica della situazione che si è creata”, dichiara Alessandro Manuedda. Intanto Fabio Angeloni del Pd torna alla carica per la questione rifiuti legata a Roma.
L’assessore all’Ambiente non si sbilancia sull’aspetto economico della vicenda, l’aumento della tassa sui rifiuti conseguente al trasporto dell’immondizia ad Aprilia invece che a Viterbo. “Le critiche di questi giorni all’amministrazione comunale sono strumentali – afferma Manuedda – detto questo, è prematuro parlare delle ricadute economiche del conferimento ad Aprilia. Si stima un aumento del 10%, ma bisognerà vedere quanto durerà questa situazione. E poi c’è da considerare anche un altro aspetto, che la tassa sui rifiuti quest’anno è diminuita. Per questo dico che è presto per fare previsioni economiche”. Quel che è certo è che Aprilia non è una soluzione particolarmente favorevole per Civitavecchia. “Il tragitto che i camion devono percorrere è più lungo di 45 chilometri rispetto a quello per Viterbo – spiega Manuedda – e poi c’è anche il fattore traffico. Siamo comunque riusciti a tornare ad una situazione di normalità per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti, adesso attendiamo indicazioni dalla Regione Lazio sul conferimento”. C’è anche un’altra questione che è in attesa di sbloccarsi e riguarda la discarica di Civitavecchia, al centro di aspre polemiche tra Comune e Regione Lazio, ed anche di una battaglia legale. “La Mad è autorizzata a realizzare i lavori per il nuovo invaso – commenta Manuedda – c’è di mezzo un ricorso con la società ed Hcs, vedremo come andrà a finire”. Secondo Palazzo del Pincio, però, una nuova vasca per i rifiuti non risolverebbe la situazione. “Serve comunque un impianto di trattamento – spiega l’assessore all’Ambiente – ma per realizzarlo ci vogliono tre anni, viaggia sulle 200 mila tonnellate di rifiuti all’anno, è privato e comunque sono decisioni che spettano alla Regione Lazio”. Meglio la strada della raccolta differenziata. Il problema è che anche sul porta a porta i tempi non sono brevi. L’ultimo aggiornamento parlava dell’avvio del servizio a fine anno.