"Da una parte sono compiaciuto e divertito nel vedere riportata dagli organi di informazione la crisi di panico del sindaco Moscherini sui temi del diportismo e della Frasca". Inizia così una nota del consigliere comunale dei Verdi, Alessandro Manuedda, che rileva come il primo cittadino sia ormai in preda alla disperazione dopo aver visto che quanto raccontato su un presunto megaporticciolo alla Frasca si sta sgretolando giorno dopo giorno di fronte alla verità. Leggi la nota.
Da una parte sono compiaciuto e divertito nel vedere riportata dagli organi di informazione la crisi di panico accompagnata dall'ormai consueto ballo rituale della Pizzica o Taranta messi in scena ieri mattina dal sindaco pro tempore Gianni Moscherini sui temi del diportismo e della Frasca. È il panico di chi vede sgretolarsi a contatto con le corrette procedure amministrative e con le normative vigenti le deliranti mire espansionistiche proclamate negli ultimi tre anni ed esclusivamente frutto, per fortuna, della sua fantasia intrisa di un'inaccettabile ignoranza di norme, autorizzazioni, prescrizioni e strumenti di pianificazione. Panico che sfocia nel ritmo sincopato e forsennato della danza per la consapevolezza che il ticket del parcheggio
grattato poco più di un anno fa per sostare a Palazzo del Pincio gli garantisce al massimo altri dodici-quindici mesi per causare danni irreparabili alla città e al territorio nella veste di sindaco.
Di contro sono indignato e preoccupato nel constatare come il sindaco pro tempore continui imperterrito a vendere fumo e carpire la buona fede della cittadinanza e, in particolare, dei diportisti locali. Se il signor Moscherini non si fosse fatto trascinare dalle allucinazioni e dall'ignoranza amministrativa di cui sopra, il porticciolo destinato ad ospitare le imbarcazioni attualmente dislocate alla Mattonara e alla Buca di Nerone sarebbe già in via di realizzazione e la pineta correttamente riqualificata. Sono più che indignato se penso al disprezzo dimostrato da Moscherini nei confronti dei civitavecchiesi che con le loro barchette renderebbero il porto storico "un immondezzaio". Espressioni che, ancora una volta, forniscono una chiara
sintesi del personaggio. Rimando alla conferenza stampa programmata per domani dall'opposizione consiliare l'analisi dettagliata del florilegio di assurdità pluriennali liofilizzato ieri mattina dal sindaco pro tempore e l'esposizione delle proposte reali a vantaggio e a tutela di tutti. Tutela in primo luogo dai pericolosissimi interessi che hanno puntato l'ultimo tratto di costa rimasto libero.
Nel frattempo il mio appello è di riservare al signor Moscherini l'ascolto che merita, cioè quello che si concederebbe a chi propone di realizzare un porticciolo sui Monti della Tolfa. Se nel frattempo il sindaco pro tempore volesse omaggiarci delle sue dimissioni, farebbe l'unico atto nell'interesse della collettività da quando il destino cinico e baro ha deciso di precipitarlo nella nostra, già sofferente, Civitavecchia.
Il capogruppo
Alessandro Manuedda