Dal tramonto all’alba. È iniziato poco dopo le 21 ed è finito intorno alle 6 l’atteso consiglio comunale in cui l’amministrazione comunale ha calato le carte per quanto riguarda la manovra finanziaria. “Non solo tasse” ha commentato l’assessore Tuoro, rivendicando il lavoro svolto anche per la valorizzazione del patrimonio immobiliare comunale. VIDEO 1 “Macelleria sociale” ha dichiarato il consigliere comunale del Pd Pietro Tidei. VIDEO 2
A dettare le azioni della maggioranza pentastellata la relazione della Corte dei Conti con annesso rischio dissesto finanziario per Palazzo del Pincio. Le novità sostanziali riguardano l’aumento delle tasse, già anticipato, il piano triennale delle opere pubbliche e la valorizzazione degli immobili, con un piano ambizioso secondo il M5S, a dir poco rischioso invece per l’opposizione.
Per quanto riguarda l’aliquota Imu, confermato il 5,5 per 1.000 per la prima casa nella categoria lusso e il 10,6 per 1.000 per terreni agricoli, aree fabbricabili ed altri immobili, entrambe già al massimo, mentre cala dal 9 al 7,6 per 1.000 la prima casa in locazione con canone concordato, con l’amministrazione comunale che punta così ad incentivare gli affitti. Il gettito previsto per il 2015 è di 15.770 milioni di euro.
Per quanto riguarda l’aliquota Tasi, confermato lo 0,5 per 1.000 per la prima casa nella categoria lusso e lo 0,8 per mille per fabbricati che producono energia elettrica con fonti rinnovabili, aumenta dal 2 al 2,5 per 1000 la prima casa che non rientra nella categoria lusso. Il gettito previsto per il 2015 è di 5,248 milioni di euro.
Per quanto riguarda infine la Tari, è arrivato il via libera per applicare i parametri contenuti nel decreto del 1999 e finora non utilizzato. Rispetto alla divisione del 50% tra utenze domestiche e non domestiche, ora si passa ad una divisione del 45% per le non domestiche, che incidono per il 10% sul totale, e del 55% per le domestiche. Nello specifico delle utenze domestiche, prendendo ad esempio un nucleo famigliare composto da 4 persone, la quota fissa passa da 2,33 a 2,52 euro per metro quadrato e la quota variabile passa da 190,28 a 220,91 euro per metro quadrato. Un nucleo famigliare formato da una coppia, invece, registra il passaggio della quota fissa da 2,00 a 2,16 euro per metro quadrato e della quota variabile da 117,10 a 140, 58 euro per metro quadrato. L’aumento medio è di 12-13%. Per quanto riguarda invece le utenze non domestiche, aumenti per bar (2,22%) e supermercati, riduzioni invece per uffici e studi professionali (24%), alberghi senza ristoranti (6%) e ristoranti (2%). Con un emendamento presentato dalla maggioranza, nato dalle richieste avanzate dalle associazioni dei consumatori nel recente incontro con l’amministrazione comunale, è stata introdotta una rateizzazione per il pagamento della Tari.