Gentile Redazione,
sembra quasi che i nostri politici non si siano mai mossi da Civitavecchia, e che non abbiano mai potuto vedere città di pari peso e caratteristiche.
Città ordinate, pulite, con servizi limpidi e accessibili. Non sto parlando di città tipo "The Truman show" o città di fantasia, ma realtà toccabili con mano, dove il rispetto del cittadino si coniuga con la progettazione di tutto ciò che è bene comune. E il principio che il bene collettivo è superiore a qualsiasi interesse personale è sempre rispettato. Adesso Civitavecchia ha le prime occasioni eccezionali da sfruttare a fondo e nel migliore dei modi, dato che incideranno pesantemente sulla vita quotidiana dei civitavecchiesi e sul futuro vicinissimo. Le stiamo toccando con mano: copertura ferroviaria e nuova marina. L'opportunità di migliorare la viabilità, creare spazi aperti e liberi è da non perdere e va ragionata con l'utilizzo di materiali resistenti e di facile manutenzione, che fra l'altro costano anche di meno. Niente idee pseudo-artistiche e fragilità che sono un invito ai tanti vandali di casa nostra. A quel punto sarà semplice provvedere alla pulizia e cura di aiuole, percorsi viabili e pedonali. Non ci saranno scuse per Etruria Servizi e Servizio Politiche Ambientali e non dovremo più vedere gli sconci attuali, vera vergogna e sicura certificazione di cattiva amministrazione. Se sarà sporco e maltenuto si sapranno chi sono i responsabili. L'ideale sarebbe creare un gruppo di controllo costi/qualità di tecnici preparati, esterni ai giochi politici, volontari e non pagati. Idea migliore poteva essere quella di coinvolgere la popolazione intera, con presentazione di tre/quattro progetti di massima, da far scegliere e approvare tramite coupon/format/modulistica (ben definiti e chiari, con limiti temporali) tramite i media cartacei/informatici locali e altro. Ma è troppa democrazia per la nostra città, dove trasparenza e chiarezza sono considerate ostacoli.
Marcella Zanaboni