Il Segretario dei Repubblicani Europei, Vincenzo Monteduro, ha presentato un esposto – querela alla Procura della Repubblica di Civitavecchia in merito alla vicenda della Marina, il cui cantiere è tuttora sotto sequestro. Leggi l’esposto. Procura della Repubblica
Presso il
Tribunale di Civitavecchia
Il sottoscritto Vincenzo Monteduro, nato a Sannicola (LE), il 24.04.1929, residente in Civitavecchia (RM) alla Via Francesco Navone n. 2, n.q. di segretario della locale sezione del Movimento Repubblicani Europei , espone formale
denuncia
contro il Signor Giovanni Moscherini n.q. di sindaco del Comune di Civitavecchia nonché n.q. di presidente della Giunta Municipale deliberante l’atto del 22.11.2008 n. 412, con il quale è stato approvato il “Progetto esecutivo dei lavori edilizi relativi alla Valorizzazione e Riqualificazione della Marina”, risultati
1. non conformi allo strumento urbanistico vigente;
2. in difformità al progetto rispetto al DPR n 554/99;
3. in difformità alle opere eseguite rispetto al progetto approvato.
4. in assenza dell’obbligatoria autorizzazione paesaggistica.
Richiamandoci alla nota della Soprintendenza per i Beni Culturali e paesaggistici del Lazio con la quale ha disposto “la immediata sospensione dei lavori dell’Opera in trattazione in quanto difformi dal progetto definitivo approvato la cui autorizzazione quinquennale, allo stato, risulta abbondantemente scaduta, senza che in sede di progetto esecutivo sia intervenuta alcuna procedura autorizzatoria ai sensi dell’art. 146 del D.Lgs 42/2004
La contestazione sollevata dalla Soprintendenza non è solo formale in quanto il Comune di Civitavecchia, in qualità di attuatore, ha elaborato una variante al progetto originario, resa esecutiva senza aver avviato le procedure per l’ottenimento di una nuova autorizzazione paesaggistica nel rispetto del comma n. 2 dell’art. 146 che testualmente recita:
“I soggetti di cui al comma 1, detentori a qualsiasi titolo di aree di interesse paesaggistico, hanno l’obbligo di presentare alle Amministrazioni competenti, il progetto degli interventi che intendano intraprendere, corredato dalla prescritta documentazione ed astenersi dall’avviare i lavori fino a quando non ne abbiano ottenuta l’autorizzazione”, ne questa può essere rilasciata , successivamente alla realizzazione, anche parziale, degli interventi che abbiano determinato creazioni di “superfici utili” o “volumi” che invece, nel caso in trattazione, risultano create sia vaste “superfici utili” che “volumetrie” per circa 9.000 mc
Ai sensi dell’art. 167 poi : “L’autorità amministrativa competente, in caso di violazione degli obblighi e degli ordini previsti dal Titolo I della Parte terza, per lavori realizzati in assenza dall’autorizzazione paesaggistica attua le procedure del 1° comma che testualmente recita: omissis,… ” il trasgressore è sempre tenuto alla rimessione in pristino dei luoghi ed inoltre, ai sensi dell’art. 181,” chiunque esegue lavori di qualsiasi genere su beni paesaggistici o soggetti ad autorizzazione paesaggistica in assenza di autorizzazione o in difformità da essa è punito con le pene previste dall’art. 44, lettera c), del D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380 e la pena della reclusione da uno a a quattro anni qualora i lavori di cui al comma 1) ricadano su aree tutelate per legge ai sensi dell’ art. 142 ed abbiano comportato una nuova costruzione con una volumetria superiore ai mille metri cubi”, pertanto si chiede a codesta spettabile Procura della Repubblica di applicare la presente norma di legge, visto che nel caso in trattazione quelle disposizioni sono state ampiamente violate.
Per tutto quanto sopra, il sottoscritto Vincenzo Monteduro, in epigrafe generalizzato sporge formale
DENUNCIA
affinché l’Autorità Giudiziaria ponga in essere tutti gli accertamenti del caso e le indagini opportune volti a determinare le effettive responsabilità del dianzi citato soggetto per aver tenuto nell’esercizio delle sue funzioni, condotta contraria ai doveri d’ufficio e delinquito, in concorso con gli assessori presenti e votanti la deliberazione oggetto dell’esposto al fine di procurarsi illegittimi interessi con atti criminosi penalmente perseguibili che la S.V. riterrà di contestare.
Chiede
inoltre di essere informato circa eventuali richieste di archiviazione e/o di proroga delle indagini preliminari ex art. 408 c.p.p.
Vincenzo Monteduro