“La vicenda della Marina di Civitavecchia è iniziata e ora il nostro unico dovere amministrativo è quello di non farla finire peggio”. Inizia così l’intervento del Sottosegretario ai Beni Culturali, Francesco Giro, all’indomani dell’ok dalla Regione per aver ritenuto ammissibile il progetto riconoscendo la sola presenza di locali tecnici. In una nota Giro sottolinea che “siamo di fronte non solo alla realizzazione eseguita in difformità di un progetto ma addirittura in assenza di un’autorizzazione paesaggistica”.
“Purtroppo – continua Giro – si tratta di una vicenda molto controversa e non certamente per una responsabilità della Soprintendenza per i Beni Architettonici ed Archeologici e del Paesaggio. Non voglio scoraggiare il Direttore Regionale dell’area urbanistica Demetrio Carini ma dalle nostre carte emerge in modo chiaro e obiettivo che siamo di fronte non solo alla realizzazione eseguita in difformità di un progetto ma addirittura in assenza di un’autorizzazione paesaggistica. Per il Codice dei Beni Culturali del 2004 – prosegue ancora il Sottosegretario ai Beni Culturali – gli abusi di natura paesaggistica non sono sanabili e la presenza di volumi, la cui destinazione d’uso è assolutamente incerta, inevitabilmente non fanno rientrare questo caso fra le fattispecie previste da un protocollo del 2007, sottoscritto fra Lazio e il MiBac, dove sono stati fissati i casi in cui è possibile promuovere una istanza di accertamento di compatibilità paesaggistica che è l’unico strumento a nostra disposizione per sanare l’abuso , così come prevede sempre il Codice dei Beni Culturali.” Sempre l’onorevole Giro conclude dicendo: “A questo punto occorre promuovere un tavolo fra tutti i soggetti interessati per fare una ulteriore precisa ricognizione di tutti i profili tecnici e giuridici di questa vicenda e trovare una soluzione che sia assolutamente rispettosa delle norme vigenti in materia urbanistica e paesaggistica e fondata sotto il profilo giuridico. Scorciatoie e aggiramenti della legge non sono evidente possibili. Questo ci dice il senso di responsabilità, il buon senso e il senso di moralità pubblica. La città di Civitavecchia possiede un territorio ed esprime un patrimonio ambientale di grande valore che deve essere valorizzato con grande cura ed intelligenza”.