Si allungano ulteriormente i tempi per l’aggiudicazione definitiva della concessione relativa al Marina Yachting. La Medov, la società che detiene la Porto Storico, una delle aziende che avevano partecipato alla gara indetta dal Comune, ha infatti presentato opposizione rispetto alla richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura della Repubblica in merito all’inchiesta partita nel novembre 2019.
Come si ricorderà, l’indagine, condotta dalla Guardia di Finanza, era partita per una denuncia presentata sempre dalla Medov e aveva portato all’iscrizione nel registro degli indagati dei vertici dell’Autorità Portuale e dei titolari della Rogedil, la società azionista della Roma Marina Yachting, prescelta al termine dell’istruttoria condotta da Palazzo del Pincio. Nel corso dell’indagine, le fiamme gialle avevano effettuato numerose perquisizioni, sia negli uffici di Molo Vespucci che nelle abitazioni degli indagati e numerose intercettazioni telefoniche e ambientali. Dopo aver vagliato la documentazione prodotta dagli inquirenti, il magistrato titolare dell’inchiesta, il sostituto procuratore della Repubblica, Alessandro Gentile, aveva presentato richiesta di archiviazione non avendo riscontrato situazioni di rilevanza penale. La Medov aveva possibilità di opporsi all’iniziativa della Procura e lo ha fatto. La sua opposizione ha probabilmente indotto il Comune a sospendere ancora una volta l’iter amministrativo, rinviando la convocazione della conferenza dei servizi dalla quale dovrebbe arrivare il definitivo via libera alla concessione. Bisognerà quindi attendere il 24 febbraio per avere certezze sull’iter di concessione per il Marina Yachting. Per quella data, infatti, è stata fissata l’udienza nella quale il giudice deciderà se accogliere o meno il ricorso presentato dalla Medov. In caso di accoglimento, arriverebbe un supplemento di inchiesta. In caso contrario, si arriverebbe all’archiviazione e al conseguente via libera all’operazione.