’’No al muro contro muro; sì ad una soluzione praticabile, possibilmente condivisa, che tenga conto dell’irrinunciabile esigenza di tutelare la salute e l’ ambiente, ma anche l’occupazione’’. Lo ha detto ieri il Presidente della Giunta regionale, Piero Marrazzo a bordo della ’’Goletta Verde’’ di Lega Ambiente: il ’’Pietro MIcca’’, un vecchio rimorchiatore a vapore ristrutturato, che dopo essere partito dal porto di Civitavecchia ha raggiunto il tratto di mare antistante la centrale Enel di Torre Valdaliga Nord, dando vita ad una simbolica manifestazione contro la riconversione a carbone. Marrazzo, che era accompagnato dall’Assessore ai Rapporti Istituzionali, Regino Brachetti, dal consigliere regionale di Rifondazione Comunista, Enrico Luciani e dall’Assessore all’Energia della Provincia di Viterbo, Angelo Corsetti, ha ribadito la volonta’ di avviare al piu’ presto un monitoraggio continuo dell’Arpa sulle polveri sottili e di convocare dal 1° settembre un tavolo con l’Enel, i sindaci dei comuni del comprensorio ed i rappresentanti dei comitati ’’No coke’’.
Non ha nascosto le sue forti perplessita’ sul carbone, aggiungendo tuttavia che: ’’E’ compito del presidente della Regione stemperare le attuali tensioni e puntare ad un risultato che garantisca nel migliore dei modi le popolazioni, anche se questo dovesse comportare un’ ulteriore riconversione (a gas ad esempio ) o una riduzione della taglia con aggravio di costi per l’Enel. La Regione – ha proseguito – e’ comunque pronta a farsi carico degli oneri di un eventuale fermo del cantiere e della conseguenze stasi occupazionale ’’. Ha poi delineato un percorso per l’immediato futuro che, oltre all’avvio del tavolo, prevede la convocazione di una conferenza energetica dalla quale partire per la definizione del piano energetico regionale. ’’In questa partita – Ha precisato – c’e’ anche Montalto, dove sono fermamente intenzionato a fermare ogni progetto a carbone’’.
Quando la nave e’ rintrata in porto, una parte degli ambientalisti, in attesa sul molo con cartelli e’ striscioni, ha chiesto un’immediata moratoria sul carbone ed il blocco dei lavori per la costruzione della banchina portuale carbonifera, per la quale non e’ stata ancora rilasciata la valutazione di impatto ambientale.