Nella sala consiliare del palazzo comunale di Tarquinia si svolgerà martedì prossimo alle 17.30, l’interessante incontro “Nuove luci sull’Orientalizzante tarquiniese”, dedicato alla presentazione delle ricerche archeologiche finanziate dalla Fondazione Cariciv.
L’iniziativa è organizzata dall’Istituto di Studi sulle Civiltà Italiche e del Mediterraneo Antico del CNR di Roma, dall’Università degli Studi di Torino, dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria Meridionale e dal Comune di Tarquinia. Il convegno sarà l’occasione per raccontare gli ultimi sviluppi della ricerca, alla luce delle profonde relazioni che legano le architetture tarquiniesi all’isola di Cipro, e per illustrare due importanti novità archeologiche connesse alla cosiddetta “età dei principi”, il VII secolo a.C., periodo di affermazione di potenti famiglie aristocratiche che adottano uno stile di vita di ispirazione orientale. La prima è il progetto “Tomba di Bocchoris”, curato dalla dott.ssa Lucilla Medori, riprende in esame il famoso contesto esposto nel Museo Archeologico Nazionale che, nonostante la celebrità, non è mai stato oggetto di studio e di un’edizione completa. A un anno dall’avvio del progetto, accurate ricerche di archivio hanno permesso di definire la composizione del corredo; inoltre, sono stati acquisiti nuovi dati di grande importanza sulla tecnica e sullo stile dei due eccezionali vasi in ceramica dipinta in bianco su rosso, anche grazie a riprese fotografiche realizzate con tecniche particolari. La seconda è il progetto che riguarda gli scavi del Tumulo della Regina, nella necropoli della Doganaccia, promossi dall’Università degli Studi di Torino, dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria Meridionale e dal Comune di Tarquinia, coordinati dal prof. Alessandro Mandolesi. Le indagini e la valorizzazione del tumulo sono sostenute da sponsor privati e dalla Regione Lazio.