L’assessore al commercio Alessandro Maruccio nega di avere commesso irregolarità nella votazione sull’omogeneizzazione di alcuni terreni che rientrano nella variante Aurelia. “La legge – ha spiegato l’assessore – permette di votare a qualunque consigliere comunale se la delibera è di carattere generale.
E la variante Aurelia lo è, quindi nessuna irregolarità da parte mia”. Questo è quanto ha detto nel corso della conferenza stampa convocata stamani dopo le notizie apparse su vari organi di stampa che appunto rivelavano la votazione su quella delibera, la 28 del 3 aprile 2009, che riguardava anche un terreno su via Terme di Traiano, dove la società Face to Face, di cui è amministratore un cugino dell’assessore e soci altri suoi parenti stretti, dovrebbe realizzare delle villette. Il caso era emerso dopo che ieri mattina la società stava procedendo alla demolizione di una casa già esistente, ma su cui c’erano alcune parti di amianto. La nuvola di polvere che si è alzata ha messo in allarme i vicini che subito hanno chiamato la polizia municipale. A sua volta i vigili hanno avvisato gli ispettori della Asl, che ha stabilito che la rimozione dei materiali deve essere fatta con le dovute norme di legge, essendo la polvere d’amianto altamente pericolosa. Anche su questo Maruccio ha detto che “bisognerebbe ringraziare la società che stava togliendo l’amianto”, dimenticando che a pochi passi c’è un asilo nido. Alla conferenza ha partecipato anche il capogruppo del Pdl Dimitri Vitali, il quale ha attaccato la procura, parlando di “caccia alle streghe e accanimento forsennato nei confronti dell’ufficio urbanistico”. Poi è arrivato anche il sindaco, che non ha mancato di riproporre il suo leit motiv contro la stampa, definita come sempre quando va a toccare se stesso o esponenti della sua maggioranza, “faziosa, comunista, giustizialista”. Un attacco molto pesante però lo ha fatto anche il diretto interessato Alessandro Maruccio, che ha consigliato chi ha scritto l’articolo in questione “di farsi curare da uno psichiatra”.