“Dopo la possibilità di balneazione negata ai diversamente abili sulla costa del centro urbano, facilmente raggiungibile alle categorie più svantaggiate a causa della mancanza di fondi per gli emolumenti da corrispondere ad una qualsiasi Associazione di scopo, per la messa a disposizione di un bagnino, le oramai ricorrenti convocazioni del Consiglio Comunale di Civitavecchia presso l’Aula Calamatta posta al 2° ed Ultimo Piano del Palazzo del Pincio, fanno invocare alla Democrazia negata , per pochi, ma che sempre negata è”. inizia così una firmata da Mdp.
“Perché anche se la Democrazia è nella disponibilità della maggioranza dei cittadini – sostiene l’Mdp – non è tale nel momento in cui è selettiva e quindi escludente di qualcuno e nello specifico di persone con diversa abilità, malati, infortunati o donne temporaneamente con limitata mobilità pur vivendo il bel periodo della gravidanza. Nello specifico, meraviglia, la tanta “allegria” e anche la semplicità, con la quale viene affermato da parte del Sindaco Cozzolino, dalla Sua maggioranza e dagli Uffici comunali preposti, che lo spostamento dei Consigli Comunali dall’Aula Pucci alla Calamatta, si sia reso indispensabile per l’inagibilità dell’Aula Consigliare istituzionalmente e strutturalmente preposta allo scopo. Questo nonostante le puntuali segnalazioni del Dirigente Tecnico del Comune di Civitavecchia Ing. Collia, denuncianti l’inagibilità della struttura per problemi di condizionamento , di indisponibilità di vie di fuga nel caso di emergenza e quindi di Sicurezza per gli utenti al di là del fatto che siano normodotati o meno: segnalazioni che non hanno avuto alcun esito fino ad oggi, sembrerebbe a causa della magrezza delle casse comunali e questo nonostante le esorbitanti bollette a carico del cittadino. Sta di fatto che nulla è stato fatto da Cozzolino e C. per restituire ai Cittadini, la libertà di esercitare un proprio diritto, anche nell’assistere alle assisi del Consiglio Comunale senza limitazioni di accessibilità o addirittura a numero chiuso. Tutto a dispregio della democrazia, della partecipazione del cittadino, circostanza che conferma le caratteristiche che stanno sempre più distinguendo questa Amministrazione, con l’aggravante che l’Aula Calamatta, oltre che essere difficilmente raggiungibile, consente per motivi di agibilità e sicurezza, la presenza di un numero limitato di pubblico, motivo per il quale, nell’immediato andrebbe reperita altra soluzione, sempre che non si riesca a compiere quello che sembrerebbe un vero e proprio miracolo a vantaggio della democrazia, nel restituire al Consiglio Comunale la Sua Casa Naturale. Alla faccia della tanto decantata trasparenza e novità nell’amministrazione della cosa pubblica. Purtroppo l’estemporaneo gemellaggio negativo, rappresentato da quello che sembrerebbe frutto di una “sapiente” regia e di una azione “concordata” da parte del binomio Civitavecchia/Cozzolino e Roma/Raggi , continua a far danni incalcolabili per la Città di Civitavecchia quanto per la Capitale, nonché per i rispettivi tessuti sociali e quindi per l’esercizio della Democrazia”.