“Utilizzare gli spazi democratici che l’ordinamento costituzionale mette a disposizione della cittadinanza e del Consiglio comunale da esso eletto, è un imperativo che dobbiamo sempre tenere a riferimento e di questo ne è convintissimo, insieme a tutto il circolo di Civitavecchia di Articolo 1 Mdp, il consigliere comunale Patrizio Scilipoti”. Inizia così la nota di Mdp sui consigli comunali richiesti dalla minoranza su acqua e partecipate.
“In attuazione di questo principio cardine – spiega il Mdp – il nostro consigliere Scilipoti ha fatto richiesta al presidente del consiglio comunale, come primo firmatario nel primo caso ed apponendo la sua firma a quella presentata da altro consigliere nel secondo caso, di due diversi consigli comunali con all’ordine del giorno ‘Servizio idrico cittadino. Quale futuro e quali garanzie per un corretto approvvigionamento e per il mantenimento delle tariffe’ e ‘Situazione delle società partecipate. Quale destino per i lavoratori e quali garanzie per il servizio alla città’. È arrivato infatti il momento di stimolare un cambio di passo alla politica che conduciamo dall’opposizione, cercando di cambiare discutibili quanto inefficaci modalità di amministrare da parte della maggioranza e per questo di non assistere come semplici spettatori, alla lentezza amministrativa messa in atto per affrontare queste criticità che stanno portando all’incancrenirsi situazioni che, per il loro impatto e le relative conseguenze, condizionano e condizioneranno la vita dei cittadini, nessuno escluso. Per questo è fondamentale parlarne nella casa comunale, al cospetto dei cittadini e non barricati all’interno del ‘palazzo’, reso accessibile soltanto ai pochi amici degli amici. Per l’importanza degli argomenti che saranno trattati all’interno dei due consessi, e’ quindi importante la partecipazione qualificata e costruttiva dei consiglieri comunali fuori da logiche precostituite e che allo stesso tempo insieme, guardino responsabilmente al bene della comunità cittadina che, assistendo ad una crisi idrica senza precedenti, sta soffrendo dell’inefficacia gestionale del servizio sul quale, forse strumentalmente, non si stanno più attuando investimenti per il suo miglioramento e la sua funzionalità. Per la medesima finalità e con lo stesso spirito, dovranno affrontare il consiglio su Hcs, tematica che potrebbe, come sta già facendo, condizionare ancora di piu’ il prossimo futuro dei cittadini/contribuenti a causa degli inevitabili ammortamenti delle posizioni debitorie delle partecipate che comunque si ripercuoteranno a futura memoria, sulle tasche del cittadino incolpevole rispetto a modalità di gestione a dir poco discutibili e sull’eventualità di una crisi occupazionale, conseguenza della necessaria riorganizzazione di Hcs, del suo cambio di ragione sociale cui corrisponderà la modifica della struttura societaria, con le conseguenti conflittualità che potrebbero innescarsi”.