“L’opportunità di tacere e rispettare, quindi la solidarietà disinteressata, è con tutta probabilità prerogativa di pochi”. Inizia così una nota di Mdp sul consiglio comunale aperto sull’acqua rinviato.
“Vorremmo quindi tirare una riga e porre così fine ad una vicenda – sostiene Mdp – quella del consiglio comunale di ieri rinviato su richiesta del consigliere Scilipoti, in quanto riteniamo ogni ulteriore parola spesa in tal senso, superflua. Rammentiamo solo che il nostro consigliere comunale e capogruppo Scilipoti, lui stesso richiedente del consiglio comunale sull’acqua, aveva rappresentato la volontà alla presidente del consiglio comunale Riccetti, di rinviare la data dell’assise ad altra data, in segno di lutto. Non avendo avuto la sua richiesta alcun seguito formale di ufficialità e avendo constatato che la questione posta, pur importante, è rimasta appesa nel vuoto tra la noncuranza di altri consiglieri sia di maggioranza che di opposizione, oggi paladini non si sa bene di cosa, il nostro consigliere comunale e capogruppo Scilipoti ha riformulato la propria richiesta all’interno della massima assise cittadina, con gli sviluppi che tutti ben conosciamo. Pertanto, visto che viene adombrata l’inutilità del consiglio comunale in questione e che, come massima di una serie di considerazioni strumentali , viene essenzialmente invocato quella dello spreco di risorse economiche equivalenti a quelle dei gettoni presenza di quei pochi consiglieri comunali presenti, il consigliere Scilipoti, in accordo con il partito, rinuncia al proprio gettone presenza e, invitando gli altri consiglieri comunali presenti a fare altrettanto o in alternativa, a causa dell’eventuale impossibilità amministrativa e contabile data dal regolamento per gli enti locali di poterlo fare, che utilizzerà la cifra corrispondente per devolverla in beneficenza, in memoria della giovane scomparsa prematuramente. Allo stesso tempo , invita coloro che abbiano usufruito del permesso lavorativo per lo svolgimento delle proprie funzioni di consigliere comunale, a trasformare il giustificativo per l’assenza lavorativa in ferie ordinarie, auspicando di non dover tornare più sull’argomento per rispondere a futili e sterili polemiche, nel massimo rispetto del dolore di una famiglia che sta affrontando un momento di enorme difficoltà che colpisce la sensibilità di noi tutti”.