“Il progetto Fiumaretta sarà molto probabilmente la Caporetto di Cozzolino e dei 5 Stelle”. Esordisce così il consigliere del Polo Democratico, Mirko Mecozzi, riferendosi alla richiesta di chiarimenti pervenuta dalla Corte dei Conti al Comune in merito ai 3 milioni iscritti a bilancio per il Fondo Immobiliare ed il progetto di un albergo da 75 mila metri cubi alla Fiumaretta. Mecozzi, per il quale ora il bilancio 2015 di Palazzo del Pincio è a rischio, sottolinea che si tratta esattamente di ciò che era stato denunciato alla Corte dei Conti nella richiesta di parere preventivo.
Dello stesso avviso l’esponente del Pd, Fabio Angeloni, il quale spiega che la Corte dei Conti ha chiesto “puntuali chiarimenti in ordine alla destinazione di queste entrate che non appare desumibile dalla relazione tecnica e dalla documentazione contabile a disposizione”. E questo, secondo l’esponente del Pd, perché i cinque stelle i 3 milioni li hanno destinati ad aggiustare la parte corrente. La norma recita invece “che il maggior valore, calcolato dall’amministrazione comunale, è suddiviso in misura non inferiore al 50% tra il comune e la parte privata ed è erogato da quest’ultima al comune stesso sotto forma di contributo straordinario”. Ciò significa, secondo Mecozzi, che i tre milioni sono vincolati e vanno versati al Comune stesso sotto forma di contributo straordinario, che attesta l’interesse pubblico, in versamento finanziario, vincolato a specifico centro di costo per la realizzazione di opere pubbliche e non nella spesa corrente 2015. Per Angeloni si tratta dell’ennesima tegola sul piano di interventi votato in solitaria dai 5 stelle nell’ultimo Consiglio comunale quando l’opposizione abbandonò l’aula. Secondo l’esponente del Pd, un altro fatto da non sottovalutare è il debito pubblico. “Infatti – conclude – se il Comune rimane sopra la soglia per un valore del 51% del valore complessivo del patrimonio da apportare nel Fondo si espone al rischio di sforare i parametri stabiliti dalla legge di stabilità”.